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La Promozione

La meccanica della “promozione” è forse la parte più magica del gioco degli scacchi.

Il concetto di base è molto semplice: un pedone raggiunge l’ultima traversa e viene scambiato con un pezzo di maggior valore.

Ma vediamo più nel dettaglio la definizione.

Definizione

Nel gioco degli scacchi è possibile effettuare una promozione solo quando un qualsiasi pedone del Bianco arriva nella ottava traversa o un qualsiasi pedone del Nero arriva in prima traversa. Verificata questa condizione, lo stesso pedone verrà rimpiazzato da un pezzo di maggior valore (Cavallo, Alfiere, Torre Donna).

Storia

Un pedone simboleggia la figura del “soldato semplice”, che, dopo mille peripezie e una volta arrivato a destinazione, viene aumentato di rango.

Come ben sappiamo, il gioco degli scacchi ha origini antichissime e nel corso degli anni le regole non sono rimaste sempre le stesse.

Se attualmente il regolamento prevede la possibilità di promuovere a un qualsiasi pezzo di maggior valore –anche se quest’ultimo è già presente sulla scacchiera – in tempi più antichi non era così.

Era possibile infatti promuovere solo a un pezzo che era già stato catturato, rimettendolo così in gioco.

Notazione

Spesso quando giochiamo in un torneo o in campionato, viene richiesto di scrivere la partita. Ma se ci capita di promuovere, come possiamo scriverlo in notazione? Prendiamo questa posizione come esempio:

In questo caso il Bianco vuole spingere il pedone nella casa b8 e promuoverlo a Donna.

Per scriverlo – come si fa di consueto per i pedoni – si individua la casa di arrivo e si accompagna con il simbolo dell’uguale, seguito dalla iniziale maiuscola del pezzo in cui si vuole promuovere.

Quindi in questo caso si deve scrivere: b8=D e siccome si sta anche dando scacco al Re, si deve aggiungere alla fine il simbolino del più, quindi in definitiva per questa casistica la notazione corretta è: b8=D+

Come già scritto in precedenza, è possibile promuovere anche a un pezzo che non sia la Donna, in questi casi si parla di “sottopromozione”.

Sottopromozione

La sottopromozione è una casistica abbastanza rara che prevede la promozione a un pezzo di minor valore rispetto alla Donna.

Ma per quale motivo dovrei promuovere a un pezzo più debole? In quali casi torna utile e perché?

Vediamo qualche esempio.

Promozione a Torre

La promozione a Torre è probabilmente la sottopromozione più usata, spesso è fondamentale per evitare situazioni di stallo.

In questa posizione se il Bianco promuovesse a Donna, si creerebbe una situazione di stallo e quindi la partita finirebbe in pareggio. Tuttavia con la sottopromozione a Torre, il Bianco controlla meno case e questo evita lo stallo, permettendo così di riuscire a vincere facilmente in poche mosse.

Promozione a Cavallo

La promozione a Cavallo può essere decisiva perché rende possibile degli attacchi doppi, o degli scacchi a Re del tutto inattesi che possono portare a vittoria immediata.

In questo esempio se il Bianco, preso dalla fretta, avesse promosso a Donna, si sarebbe trovato davvero in una spiacevole situazione. Il Nero infatti minaccia scacco matto in una mossa giocando la Torre in h2.

Il Bianco tuttavia non è stato sprovveduto e ha visto la possibilità di chiudere subito i giochi tramite una sottopromozione a Cavallo, che permette di dare immediatamente scacco matto!

Promozione ad Alfiere

Questa è in assoluto la sottopromozione più rara di tutte, in partite vere è quasi impossibile che si verifichi, viene principalmente usata a scopi didattici o di studio di determinate posizioni.

In questa posizione se il Bianco avesse promosso a Donna, si sarebbe ritrovato nella solita posizione di stallo. Tuttavia anche se avesse promosso a Torre il risultato non sarebbe cambiato, perché anche la Torre avrebbe avuto il controllo sulla colonna G e quindi il Re del Nero in ogni caso non avrebbe avuto mosse.

Quindi come si può vincere in questa posizione?

La soluzione più veloce è quella di fare una sottopromozione ad Alfiere!

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Promuovendo ad Alfiere, il Re del Nero è libero di muoversi ma si trova in una posizione talmente chiusa che non può scappare lontano. Infatti dopo uno scacco di Cavallo in e2, la partita si concluderà inevitabilmente con uno scacco matto di Alfiere alla mossa successiva.

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