Nella partita che ti mostro oggi andiamo a vedere come il grande Capablanca è riuscito a demolire psicologicamente il suo avversario attraverso una serie di manovre su entrambi i lati della scacchiera.
La strategia di Capablanca è stata quella di far sentire il suo avversario in netta difficoltà e in inferiorità senza sferrare il colpo di grazia troppo in fretta. Questo fa sì che il Bianco (Capablanca) continui ad esercitare pressione psicologica sul Nero. Vediamo questa partita sensazionale:
Già dalla posizione di partenza è possibile intuire che:
- Il Bianco è in vantaggio di spazio;
- Il Bianco ha i pezzi con maggiore attività.
Grazie ai pedoni centrali, il Bianco è riuscito a comprimere il suo avversario e a rilegarlo ad un ruolo passivo/difensivo. I pezzi leggeri invece, cioè Alfiere e Cavallo, hanno maggiore mobilità rispetto a quelli Neri. Esaminiamo un po’ da vicino questa situazione. L’Alfiere Nero è cattivo. Infatti questo non solo ha una sola casa a propria disposizione, ma va a “sbattere” contro i propri pedoni.
Quello Bianco, invece, ha molta più mobilità e anche lui va a “sbattere” contro una catena di pedoni. Sì, ma quelli dell’avversario. Per quanto riguarda i Cavalli, invece… quello del Nero non ha case papabili dove andare (e probabilmente si limiterà a fare delle mosse d’attesa). Quello Bianco invece ha dei buchi importanti, uno di questi è senz’altro la casa e5.
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