Consigli per acquisti di scacchi

Gli scacchi rappresentano un mondo infinito e pieno zeppo di argomenti, che richiede tante abilità.

Perciò, per migliorare in questo bellissimo gioco è necessario uno studio, una dedizione e un’esperienza non indifferente!

Un fattore che ti può sicuramente aiutare è investire in oggetti che ti facilitano l’apprendimento.

Che tu sia un principiante curioso o un esperto appassionato, esplorare gli scacchi attraverso la lettura e l’esperienza fisica può arricchire la tua conoscenza e la tua esperienza di gioco.

In questo articolo ti guiderò attraverso una selezione di libri stimolanti e scacchiere fisiche di qualità, per aiutarti a intraprendere un viaggio entusiasmante e arricchente nel mondo degli scacchi.

Iniziamo!

Partendo dai libri, essi offrono un tesoro di conoscenze, strumenti e strategie, fornendo una base solida su cui costruire le tue competenze scacchistiche.

Dalla comprensione delle aperture, alle tattiche e alle tecniche avanzate, i libri scacchistici ti offrono un accesso privilegiato alle menti dei Grandi Maestri e agli insegnamenti di generazioni di giocatori.

Scegliere il libro giusto può fare la differenza tra una semplice lettura e un’esperienza di apprendimento significativa.

Tuttavia, gli scacchi non si limitano solo alla lettura.

L’esperienza fisica di una scacchiera di qualità può migliorare notevolmente la tua immersione nel gioco.

Spostare fisicamente i pezzi sulla scacchiera, sentire il loro peso e contemplare le tue mosse in un formato tangibile, aggiunge una dimensione tattile all’esperienza.

La scacchiera fisica ti offre una connessione più intima con il gioco stesso, oltre che ad essere molto utile per replicare le posizioni presentate in un libro!

Quindi, quali sono i libri e le scacchiere fisiche che dovresti considerare?

In questo articolo ti guiderò attraverso una selezione curata con attenzione di alcuni dei migliori libri di scacchi, fornendoti una panoramica delle loro caratteristiche uniche e delle competenze che possono aiutarti a sviluppare.

Ti suggerirò inoltre alcune delle migliori scacchiere fisiche, con una combinazione di estetica accattivante e qualità artigianale, per garantire un’esperienza di gioco senza pari.

Sia che tu sia un giocatore dedicato o semplicemente curioso di scoprire cosa rende gli scacchi così affascinanti, questa guida agli acquisti ti condurrà lungo il sentiero della conoscenza e dell’esperienza.

Iniziamo subito!

Manuale di Scacchi: corso di scacchi completo per chi inizia

Partendo dai libri, questo è assolutamente uno di quelli che ti consiglio!

Questo volume non è un libro qualunque!

Non contiene nozioni sull’origine del gioco, sui giocatori famosi e altre informazioni inutili per chi vuole migliorare la propria abilità nel gioco degli scacchi.

Questo manuale è pensato per i principianti che vogliono fare il salto di qualità, vincere contro amici, colleghi e parenti, e migliorare il proprio punteggio online.

Perdiamo a scacchi quando non conosciamo la teoria, quando non abbiamo un piano o quando trascuriamo le mosse dell’avversario.

Questi sono gli errori più frequenti che i giocatori commettono e che causano loro la sconfitta.

A differenza di altri giochi, qui la fortuna gioca un ruolo minimo.

Tra due giocatori, prevale chi possiede maggiori conoscenze ed esperienza.

Puoi acquisire conoscenze studiando libri scritti da giocatori più esperti di te, mentre l’esperienza si acquisisce giocando.

In definitiva, il giusto mix di teoria e pratica rappresenta la chiave del successo.

Il manuale “Corso completo di scacchi per principianti” ti fornirà le conoscenze di cui hai bisogno per migliorare il tuo gioco ed evitare gli errori ricorrenti.

Ecco i contenuti che troverai all’interno del manuale:

  • La scacchiera: il tuo campo di battaglia
  • I pezzi e il loro valore
  • Scacco e scaccomatto
  • Movimento dei pezzi
  • L’arrocco
  • La promozione
  • La notazione algebrica
  • Dotazione minima per vincere una partita di scacchi
  • Come vincere una partita di scacchi
  • L’apertura e i suoi trucchi
  • Il mediogioco e la Tattica
  • Il Finale e l’attività del Re
  • Scaccomatto con Re e Regina
  • Scaccomatto con Re e Torre
  • Re e pedone contro Re
  • Teoria delle case critiche
  • Gli errori che commettono tutti
  • Consigli pratici per vincere una partita di scacchi
  • Videolezione gratis di 30 minuti
  • Commento di partite

Puoi avere la possibilità di reperire questo fantastico libro Cliccando qui.

Ecco un altro libro che ti consiglio…

Vincere a scacchi

Quanto sei d’accordo con me e sul detto “sbagliando si impara”?

Questo concetto si può applicare perfettamente agli scacchi!

Infatti… Qual è l’unica differenza tra un giocatore forte e un principiante?

Semplice: la qualità delle mosse che esegue. Poiché, se ci pensi, la mossa perfetta in ogni posizione è proprio sotto il naso!

Il giocatore principiante perciò sbaglia maggiormente rispetto al giocatore forte, in quanto non riconosce ed esegue la mossa corretta.

In sintesi: a scacchi vince chi sbaglia meno, e per diminuire la probabilità di sbagliare bisogna diventare dei giocatori più forti. Ciò si fa grazie allo studio, alla disciplina e all’esperienza!

Inerente a ciò ti consiglio la lettura di questo articolo, dagli un’occhiata, non te ne pentirai: “come migliorarsi a scacchi”.

Immagina di avere tra le tue mani un libro che ti svela tutti gli errori che si commettono più frequentemente e di andare a correggerli grazie agli insegnamenti contenuti all’interno del libro…

Davvero niente male, né?

Ebbene sì, hai la possibilità di farlo grazie al libro “Vincere a scacchi”, scritto dal Grande Maestro italiano Andrea Stella!

Analizzando partite di giocatori amatoriali, sarai in grado di individuare gli errori comuni, le aperture sbagliate e i piani di gioco inefficaci o troppo lenti.

Non si tratta di un libro di partite commentate di campioni di scacchi!

Questo libro pratico è rivolto a coloro che desiderano migliorare il loro punteggio di almeno 100 punti subito dopo averlo letto, grazie agli insegnamenti in esso contenuti.

Puoi avere la possibilità di averlo tra le tue mani Cliccando qui.

Finali di torre: tutto quello che devi conoscere

Un altro libro che ti consiglio riguarda la fase più importante di una partita a scacchi: il finale.

Da varie statistiche si evince che i finali di Torre sono quelli con la più alta probabilità di verificarsi!

Perciò è importantissimo saper giocare questo tipo di finale!

Anche se giochi un’apertura e un mediogioco eccellenti, non dovresti assolutamente essere sicuro di vincere se non sei in grado di gestire questo tipo di finali.

Quanto sarebbe bello avere un libro scritto da un Grande Maestro, dove ti insegna nella pratica come giocare i finali Torre?

Ti ricordo che “Grande Maestro” rappresenta la categoria più alta che un essere umano possa mai raggiungere!

Tornando a noi, il Grande Maestro Andrea Stella è l’autore di questo fantastico libro

Puoi avere un assaggio su come giocare i finali di Torre grazie a questo articolo: “come giocare i finali di Torre”.

Tuttavia, dovresti considerare il fatto che un articolo online non potrà mai sostituire l’argomento, decisamente più approfondito, di un libro!

Questi sono gli argomenti che troverai all’interno del libro:

  • Difesa laterale
  • Difesa attiva
  • Difesa Philidor
  • Ponte di Lucena
  • Difesa passiva
  • Difesa frontale

Preparati a impegnarti perché affronterai ogni singolo aspetto in dettaglio e dovrai conoscere questi finali come la tua tasca per non temerli più.

Nel libro troverai numerosi esempi tratti da partite reali e scoprirai come anche i giocatori con un punteggio Elo di 2600 possono commettere errori banali in queste posizioni.

Se mi chiedessero: Qual è la differenza tra un giocatore amatoriale e un maestro di scacchi?, risponderei che il maestro, oltre ad avere una cultura generale superiore, ha conoscenze più approfondite nei finali.

Nelle partite Blitz online, possono succedere eventi imprevedibili: Puoi dare o ricevere uno scacco matto in meno di 15 mosse.

Tuttavia, nelle partite standard di torneo, si arriva per la maggior parte delle volte al finale. È raro che i tuoi avversari commettano gravi errori.

Sono avversari duri come te e la battaglia sulla scacchiera si trasforma in una lotta di logoramento.

Chi vincerà la partita? Semplice!

Il giocatore con più esperienza e che avrà dedicato più tempo allo studio dei finali.

Perciò, non farti scappare questa occasione e Clicca qui per avere la possibilità di avere questo libro, non te ne pentirai!

Passiamo ora alle scacchiere fisiche che ti consiglio, rigorosamente, in legno!

SCACCHIERA ALEKHINE

La scacchiera Alekhine è la scacchiera in legno professionale ispirata e dedicata a uno dei più geniali campioni del mondo di scacchi di tutta la storia: Alexander Alekhine.

La scacchiera Alekhine di Mattoscacco rappresenta un equilibrio impeccabile tra raffinatezza e funzionalità.

Questa scacchiera, dotata di coordinate e pezzi Staunton piombati e feltrati, offre un’esperienza di gioco superiore, unendo stile e praticità in modo ineguagliabile!

Dimensioni della scacchiera: 52 cm × 52 cm

Prezzo: 167 euro

Sfrutta questa opportunità Cliccando qui per avere la tua scacchiera.

SCACCHIERA PROFESSIONALE

La scacchiera professionale di Mattoscacco è uno strumento da torneo in legno che coniuga al meglio tre aspetti fondamentali come la funzionalità, la praticità e l’eleganza.

È un modello adatto a chi vuole eccellere in tutti i sensi!

Questa scacchiera si distingue per i suoi pezzi dotati di una tripla piombatura.

Questo elemento di grande rilevanza conferisce loro una solidità e stabilità senza precedenti, rendendoli praticamente impossibili da far cadere!

Dimensioni della scacchiera: 50 cm × 50 cm

Prezzo: 217 euro

Ottieni questa scacchiera facendo un Clic qui.

SCACCHIERA PREGIATA ARTIGIANALE DA ESPOSIZIONE

La scacchiera pregiata artigianale da esposizione di Mattoscacco presenta scacchi pregiati in legno e metallo con dimensione del Re di 7,5cm.

Un modello 100% italiano capace di emozionare con il suo design classico.

Vera e propria espressione dell’eleganza del Made in Italy, questa scacchiera da esposizione è in noce/acero intarsiata a mano.

Un modello che si presta anche come complemento in numerosi ambienti.


Dimensioni della scacchiera: 42 cm × 42 cm, con case da 4,5 cm.

Prezzo: 255 euro

Cliccando qui, puoi mettere le mani su questa straordinaria scacchiera.

SCACCHIERA DI LUSSO DA TORNEO

La scacchiera di lusso da torneo di Mattoscacco è la più ricca di dettagli e per questo la più costosa.

Adatta solamente ai veri amatori che amano studiare gli scacchi dai libri con una scacchiera professionale.

Oltre a essere una scacchiera da gioco, è anche perfetta come complemento di arredo vista la particolarità delle sagome, soprattutto per quanto riguarda il Cavallo.


Dimensioni della scacchiera: 55 cm × 55 cm, con altezza del Re pari a 9,5 cm.

Prezzo: 349 euro

Puoi vedere la pagina dedicata con un Clic qui.

Conclusioni

Ottimo, ecco i prodotti che ti suggerisco per elevare la tua esperienza di gioco: immergiti nella lettura di libri che ti forniranno nuove strategie e approfondimenti, e concediti una scacchiera di altissima qualità, ideale sia per giocare che per riprodurre le posizioni di studio presenti nei libri.

Con questo io ti saluto e non dimenticare di tornare presto, qui, su Mattoscacco.com!

19 Commenti

  1. Paola Celadin

    Articolo bellissimo! Personalmente dall’alto della mia inco-scienza ho letto pochi libri,amo di più vedere i video di scacchi..oppure le partite sulla scacchiera ma…ma… visto che questi li hai suggeriti TU li studierò profondamente visto che li ho già nella mia vasta biblioteca….Grazie. Ti pedino sempre…sei senza speranza Paola

    Rispondi
  2. Antonio

    Grazie per i suggerimenti ! Capire gli scacchi di Nunn ce l’ho in inglese. Quello sui finali lo lascerò per ultimo. Cercando di capire i miei problemi mi sono accorto che tatticamente sono sottozero. Sto cercando, quindi, di spingere su quello. Ottimo il libro di Nunn sulla tattica, quindi. Ma sto usando anche diversi siti e autori online che propongono tanti esercizi di tattica. E’ proprio come hai detto, almeno nel mio caso, serve a poco studiare varianti, aperture se poi lascio pezzi in presa, sospesi, non calcolo le mosse (non solo le mie ma anche quelle dell’avversario) ecc.. Credo che studiare la tattica sia ottimo anche per i finali che, seppur non studiati, possono essere improvvisati in quanto migliorati nel calcolo delle mosse.

    Sono sempre qui 😉

    Rispondi
  3. TM

    Ciao Paola, grazie per i complimenti. Il prossimo articolo sarà un tantino… diverso. Spero che ti piaccia e spero che piacerà a tutti.

    Nel frattempo vi suggerisco un piccolo suggerimento del GM Aagaard.

    Ogni giorno per sei giorni ( tenete un giorno libero) analizzate o fate esercizi per 20′. Stabilite all’inizio quale sarà il vostro giorno libero e quando troverete i 20′ necessari. Non importa cosa intendete studiare i quei pochi minuti, se i finali, la tattica o la strategia ( per favore non le aperture!)ma raccogliete il guanto di sfida del vostro miglioramento.

    Nel farlo dovete:
    1. essere concentrati
    2. essere in grado di concentrarvi quando lo decidete voi
    3. Avere un programma ( anche piccolo) di quello che dovrete fare
    4. Scrivete le mosse prima di controllare le soluzioni

    Approfitto per dire che chi vuole contattarmi in privato può farlo all’indirizzo obbiettivo1naz@yahoo.it

    Rispondi
  4. TM

    Ciao Antonio. In realtà qualunque sito che propone test scacchistici va bene. Io di solito suggerisci libri cartacei perchè obbligano a usare una vera scacchiera e, quando giocheremo dei tornei, non avremo davanti agli occhi uno schermo ma una scacchiera tridimensionale!

    Rispondi
  5. Paola Celadin

    Ciao Christian, io quando faccio esercizi di tattica o vedo i video delle partite riproduco sempre la situazione sulla scacchiera tridimensionale, hai ragione tu è molto diverso il tipo di visualizzazione nella scacchiera 2D e su quella 3D. EUREKA!!!! ne ho azzeccata una!!! Grazie per i tuoi commenti! Paola

    Rispondi
  6. Antonio

    Sì, sono d’accordo. Non ho mai giocato tornei ma, in effetti, la scacchiera fisica è diversa da quella “virtuale”. Mi sto allenando anche su quella facendo degli esercizi suggeriti da Michael de la Maza, e devo dire di preferirla anche a quella del pc. Credo che non sia tutto oro ciò che riluce ma un pò di verità in ciò che ha scritto io ce la trovo, almenon nel mio tipo di gioco (o forse sarebbe meglio dire “non gioco” :D). Sto usando praticamente di tutto per la tattica, ovvero: ideachess, il sito che avete suggerito anche voi, chesstempo, un libro acquistato per il mio kindle con problemi semplici ma derivati da casi reali di giocatori non troppo forti (http://tacticstime.com/) … qualcosa si muove !

    Rispondi
  7. Vincenzo

    Ciao Christian,

    innanzi tutto, ti faccio i miei complimenti per il tuo interessante sito da cui traspare tutta la tua passione per gli scacchi. Poi vorrei ringraziarti per i tuoi preziosi consigli bibliografici. Conoscevo già i due libri di Nunn, ed entrambi sono davvero molto validi. Quello sui finali, ha il vantaggio di essere davvero molto sintetico. Io però, dopo aver insistito sempre e solo sulla tattica, vorrei chiederti consiglio per acquistare un buon libro (secondo la tua esperienza e conoscenza)scritto o tradotto in italiano, che tratti i concetti strategici di base. Grazie in anticipo.
    Saluti
    Vincenzo

    Rispondi
  8. TM

    Rispondo io dato che l’articolo era mio ma, se Christian vuole, potrà aggiungere qualche sua indicazione.

    Per suggerire un libro sulla strategia bisogna innanzitutto sapere alcine cose:
    1) Lo scopo dello studio
    2) il livello attuale

    Mi spiego meglio: se lo scopo è solo quello di migliorare nei blitz a 5 minuti di Scacchisti.it è meglio non spendere soldi in libri ma comprare un mouse più veloce. Ad esempio Nakamura ha scritto che una delle mosse migliori nelle partite a 1 minuto è 1. h4

    Se invece lo scopo dello studio è quello di partecipare a tornei a tavolino o semplicemente di affrontare con cuore coraggioso i migliori giocatori del proprio circolo anche se solo in partite amichevoli, il discorso è, ovviamente diverso.

    Veniamo ora al livello. Uno dei migliori libri scritti in italiano è il libro di Zichichi “Lezioni di scacchi” ma è un manuale che parte praticamente dall’ ABC. Se si è quel livello ( ad esempio se sentendo parlare di Apertura di Donna pensate al parte cesareo) quel libro è quello che fa per voi.

    Se siete ad un livello superiore allora il discorso cambia e in italiano non c’è moltissimo. Forse un libro che parli di strategia in generale è “La mia scuola di scacchi” di Negrini ma non ho avuto occasione di leggerlo.

    Inoltre per dare un consiglio mirato sarebbe meglio vedere prima qualche partita giocata.

    Se vuoi puoi mandarle a questo sito e vedremo di tarare meglio i suggerimenti

    Rispondi
  9. Vincenzo

    Ok, scusa, non avevo fatto caso alla firma dell’articolo. Però…. beh, insomma, Christian e gli altri suoi collaboratori so per sommi capi chi sono, visto che vi è la specifica pagina in cui si presentano. Ma dietro alla sigla TM chi c’è ? Intendiamoci: non mi interessa conoscere nome e cognome, ma, per lo meno, che tipo di “rapporto” esiste tra te egli scacchi ? Sei un appassionato ma non hai mai partecipato a tornei ? Oppure sei un giocatore per corrispondenza ma non a tavolino ? Sei un tesserato e/o un istruttore FSI ? E se sì, a quale categoria appartieni ? Oppure niente di tutto ciò ? Insomma: per “tarare” i suggerimenti a qualcuno in un determinato settore, bisognerebbe avere (credo) almeno una qualche specifica identità in quel settore. Identità che, al momento, io non sono riuscito a trovare dietro la sigla TM. E non amo affidarmi al mare magnum del web senza prima avere un minimo di credenziali dall’altra parte (che comunque affiderò sempre al mio filtro critico). Il tempo e l’esperienza mi hanno insegnato a non affidarmi ciecamente e a scatola chiusa al primo sedicente “esperto” (o che tale si autoproclama), visto che molto, troppo spesso, dietro all’anonimo cardiochirurgo del web si cela in realtà un macellaio frustrato che ha l’hobby di leggere la Grande Enciclopedia Medica quando si reca alla toilette! Quindi, per favore, un grosso Grazie in anticipo se vorrai uscire anche solo “quel minimo” sufficiente (ma necessario) allo scoperto.
    Ciao
    Vincenzo

    Rispondi
  10. TM

    Hai perfettamente ragione a non fidarti di nessuno, specialmente nella rete. Anche io faccio lo stesso.

    Rispondi
  11. Rocco

    Ciao Vincenzo,
    svariati anni fa, Giuseppe Arabito alias “Democrito”, un 1a naz. FSI e bibliofilo collezionista di libri di scacchi, consigliava come approccio di base alla strategia nel suo “Pronto soccorso bibliografico” il libro di Pietro Ponzetto “Scuola di scacchi” oggi edito da Ediscere, e a seguire, prima il “Trattato di scacchi” di Max Euwe per concludere poi con la “bibbia” di Nimzowitsch “Il mio sistema”. Spulciando varie discussioni in diversi forum scacchistici, credo che il libro di Ponzetto rimanga ancora molto valido, mentre i testi di Euwe e Nimzowitsch possono essere sostituiti efficacemente dai recenti volumi di Silman “Teoria e pratica degli squilibri” e “Teoria e pratica degli squilibri: quaderni di lavoro”. Ok, spero di esserti stato un po’ d’aiuto.

    Rocco M.

    Rispondi
  12. Antonio

    Vincenzo, Internet è veramente un mare magnum. Ma chi lavora senza corrispettivo dietro questo sito non ha nessun obbligo né verso di te, di me o di chicchessia. La tua richiesta la vedo semplicemente fuori luogo.
    Filtra tutto come sai fare e mantieni il tuo spirito critico perché è importante. Se ti va leggi i post di TM altrimenti non farlo oppure non seguire i suoi consigli. Gli autori possono scrivere di tutto, vedi Michael de la Maza, ed essere pubblicati anche se sottoposti a critiche velenose da parte del pubblico più o meno esperto. Sta sempre a noi, poi, filtrare come fai anche tu.

    Rispondi
  13. Vincenzo

    Come prima cosa desidero ringraziare Rocco per i suoi consigli. Poi vorrei rispondere ad Antonio. Personalmente non credo affatto che la mia richiesta a TM sia stata così fuori luogo, anzi: credo di essere rimasto nei limiti della buona educazione e delle regole civili interumane ! E’ ovvissimo che TM non ha nessun “obbligo” nei confronti di chicchessia e tantomeno miei, ma non vedo cosa c’entri il fatto di lavorare “senza corrispettivo”! La mia era una semplicissima e credo legittima richiesta di conoscere un po’ più (scacchisticamente parlando) chi “sta dall’altra parte” ed elargisce consigli a piene mani a noi utenti occasionali del blog. Ma ripeto, non volevo mica sapere nome, cognome, indirizzo, sesso, età e compagnia bella, bensì soltanto quale livello di COMPETENZA scacchistica TM abbia, tutto qui. Poi: domandare è lecito, rispondere è cortesia; e lui ha creduto opportuno eclissare la mia richiesta con una breve replica, quasi sarcastica, che la dice comunque lunga sui possibili perché del suo anonimato (anche un’ apparente non-risposta è in realtà una risposta!). Per tornare al discorso del “senza corrispettivo”: il Maestro Tarascio (oltretutto istruttore qualificato), nel suo sito pone a disposizione degli utenti moltissimo materiale “A GRATIS” ! Ma questo non lo ha esonerato dal mostrare prima di tutto le sue “credenziali” ! Michael de la Maza ha esposto una teoria per il rapido miglioramento (secondo lui!), ma prima ci ha messo la faccia, il suo non è un libro scritto da un anonimo ! Intendiamoci bene: io non sono Carlsen e non ho bisogno di Kasparov per allenarmi. Potrei tranquillamente (anzi: quasi sicuramente) trovare più utili i consigli di un 1a° naz. rispetto magari a quelli di un “signor SUPER GM”, proprio perché il giocatore nazionale è “più vicino” ai mie problemi, necessità, domande in ambito scacchistico. Ma il bisogno-necessità di mantenere il più totale anonimato nei confronti di TUTTI gli utenti che leggono i consigli elargiti, personalmente la ritengo una forma assoluta di arroganza e di mancanza di rispetto per gli altri, che oltretutto cozza notevolmente con lo spontaneo entusiasmo, la genuina passione scacchistica e la buona educazione del creatore del sito.

    Ciao

    Vincenzo

    Rispondi
  14. TM

    @ Vincenzo

    Come qualcun altro ha già detto, gli articoli che firmo io possono essere letti o non letti, soprattutto se lo stile, l’argomento o il modo di presentarlo sono antipatici.

    Non credo che sia il caso di fare un confronto con il Maestro Tarascio che è un serio “professionista” ( non nel senso che lo fa di professione, ma nel senso dell’accuratezza, della competenza e della pignoleria con la quale si propone ai suoi allievi) dell’insegnamento scacchistico. Questo sito non ha mai preteso di entrare in concorrenza con nessuno. Anzi, contrariamente a quanto fanno molti altri gruppi, in questo sito esiste una pagina dedicata agli altri sito scacchistici. Di recente l’ho aggiornata prprio io e, nel caso di Istruttorescacchi.it, mi pare di essere stato onesto nel consigliarlo a tutti.

    Quando scrivo gli articoli spero di rivolgermi a persone dotate di buon senso che sono perfettamente in grado di pensare con la loro testa e di capire se un suggerimento è valido oppure no. Non ho mai preteso di essere perfetto e quindi può darsi che nei miei articoli ci siano parti condivisibili e parti non condivisibili. Ognuno legge e poi decide di testa sua.

    Non troverete nulla su di me nelle pagine di presentazione perchè, quando cominciai a scrivere in questo sito e Christian me lo chiese, risposi di no perchè ritenevo che la mia collaborazione sarebbe stata passeggera o tutt’al più limitata alla copertura di “buchi” fra un articolo e l’altro. Poi le cose sono andate in modo diverso anche perchè le ripetute richieste di collaborazione ai lettori di Mattoscacco sono sempre cadute nel vuoto. In questa situazione e in ottemperanza del detto “Meglio qualcosa del nulla” dovrete continuare a leggere ( anche ) i miei articoli.

    Se tu, Vincenzo, vedi dell’arroganza nelle mie risposte o nel mio modo di fare, bè… è una tua opinione e vale esattamente come la mia quando scrivo ( o scriverò) che ritengo la Siciliana migliore della Caro Kann.

    Quindi accetto, pur non condividendolo, il tuo modo di pensare ma tu rispetta la mia decisione di scrivere articoli senza firmarmi. E ricorda che, poichè si sa sempre chi scrive gli articoli, quando vedi la sigla “TM” è il solito articolo di un arrogante e lo puoi saltare a piè pari.

    Credo che ormai ci siamo detti tutto quello che avevamo da dirci e quindi considero chiuso l’argomento. Le polemiche sterili le lascio volentieri ad altri siti… da ora torniamo a parlare di scacchi.

    Rispondi
  15. Vincenzo

    @ TM (The Mattoscacco?)

    continuerò a leggere i tuoi articoli poiché, a prescindere da tutto il resto, li reputo sempre molto interessanti e competenti. Ma continuo e continuerò a non condividere la tua (libera) scelta di mantenere il più totale anonimato.

    Saluti

    Vincenzo

    Rispondi
  16. Michele

    Buona sera,

    scrivo per chiedere un consiglio .
    Ho provato ad organizzare la domanda cosi:

    Il GM Matthew Sadler scrive nel suo libro ´Tips for young players´ :
    Strong players are not just people who have good recall of of the variants recommended
    by specialist books . They develop their openings around good general ideas .
    The long variations only come above after a great deal of testing , and you should
    try to follo the same process.

    Sadler sta cercando di dare un consiglio allo scacchista , questo e´ il senso
    della frase .
    Premesso che condivido , pongo la domanda : allora , accettando questo punto di vista ,
    perche´ diavolo ( e lo sottolineo) un libro di scacchi offre a chi lo legge una marea di
    varianti che lo sommergono? Mi verrebbe da dire , dicendolo in inglese Why on earth etc etc .
    Il lettore che si imbatte nelle varianti , e´ evidente , finisce per subire passivamente
    le varianti e si crea una situazione insensata . Di fronte a una gran quantita di varianti
    si viene tentati ( ma non ci si riesce e non e´ neanche la strada da seguire
    ne sono convinto , l ho sempre pensato ) di impararle a memoria .
    Ma questo , viene detto fin dall inizio al giocatore , non serve .
    Non serve a niente imparare a memoria perche´ le varianti , come le istruzioni
    di un programma , si dimenticano subito .
    Un libro di scacchi non dovrebbe offrire piu´ di una variante alla volta
    ( con questo voglio dire che non ci dev essere piu´ di una variante nel libro)
    permettendo al lettore di concentrarsi sullo studio , comprensione ,
    fissazione nella mente , della variante .
    Come esempio reale di un libro che sommerge di varianti porto il caso di
    Cafferty Play the Evans gambit che ho comprato credendo che fosse un libro
    che spiega il gambetto Evans , c e´ una linea di gioco e 5 , 6 pagine di fila di varianti!

    Ma Cafferty non basta , vorrei spedirti
    un esempio di prima mano , dove posso spedirti
    un esempio concreto?

    ciao, grazie ,
    Michele.

    Rispondi
  17. TM

    La risposta è semplice: perchè così è più facile vendere libri!

    Tenete presente che i maggiori compratori di libri di scacchi sono i giocatori di medio-basso livello che sono anche i più facilmenbte influenzabili.

    E’ abbastanza facile convincerli che il tal libro è la soluzione finale ai loro problemi. Tutte balle! Come ho detto ripetutamente, guardatye le vostre partite e ditemi quante volte avete perso ( o vinto) una partita grazie all’apertura. Forse una volta su 100. Quindi invece di sprecare ( è prprio il caso di dirlo) tempo studiando linee complicatissime è meglio dedicarsi allo studio di altre fasi della partita.

    Al momento i libri più interessanti sono quelli della serie “Starting Out…” che in Italia sono stati tradotti con vari titoli, che illustrano le idee dietro le aperture e una nuova serie “Move by move…” dove le varianti vengono commentate mossa per mossa con l’aggiumta di domande e di esercizi. Purtroppo questa serie non è disponibile in lingua italiana.

    Ricordo che per contatrami potete scrivere a

    obbiettivo1naz@yahoo.it

    Cerco sempre di rispondere a tutti.

    Usate lo stesso indirizzo anche per i vostri suggerimenti su eventuali articoli e/o video che potrebbero interessarvi.

    Non garantisco però di potre accontentare tutti. Non è verto per cattiva volontà ma solo che io non sono un “tuttologo” cioè non conosco tutto. Quindi preferisco parlare solo di ciò che conosco o che ho capito

    Rispondi
  18. Michele

    Si, ero arrivato alla stessa conclusione.
    Sospetto che il 95 dei libri siano scritti
    per fare cassa .

    Ma vorrei davvero sapere come si gestisce
    la lettura di un libro con molte varianti.
    Quello che vorrei leggere Salvioli Il gioco
    dgli scacchi di Greco , sono siuro che l autore l abbia scritto senza voler vendere , in passato
    non c era la mania commerciale.

    Cme gestisce la letta?
    Io trovato un unico modo . farmi ricrevere
    il libro tagiando un lvello dell ´albero´

    Se non posso mndarti per posta un estratto
    di Salviol ( non mi hai dato un indirizzo, vedo)
    ti mandero´ in allegato all e mail
    un altro libro Laskr Common sense in chess
    anche quello mi confonde.

    Sorry per gli errori di scrittura , la tatiera non fa apparire le lettere che batto.

    Rispondi

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