CATEGORIA: Principianti

Come Migliorarsi a Scacchi

Caro scacchista, sarai d’accordo con me: il mondo degli scacchi è molto affascinante. Tuttavia, la sua complessità non è da meno!

Ma credo proprio sia questa complessità a rendere gli scacchi così belli!

Se fossero semplici finirebbero per essere noiosi, in quanto non ci sarebbe una “vetta” da scalare!

Ecco, ti invito a vederla come se fosse una scalinata che porta a una vetta, essa è il tuo obiettivo (es: vorrei diventare maestro fide) e su ogni gradino c’è scritto “+1 punto elo.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario un po’ di faticaovviamente. Non puoi arrivare in vetta ed essere fresco come una rosa dopo aver fatto parecchi gradini!

Per avanzare sulla “scalinata” c’è bisogno principalmente di studio e pratica!

Perché, ovviamente, lo studio senza pratica non vale niente.

In questo articolo, mi concentrerò sullo studio e in generale ti mostrerò come migliorare a scacchi!

Mettiti comodo e partiamo subito.

Siti internet

Il web offre notevoli siti su cui giocare e apprendere nuove informazioni grazie a lezioni ed esercizi.

I siti principali che riguardano gli scacchi sono due:

chess.com, un sito che offre lezioni di scacchi online, un’area di gioco per giocare contro altri giocatori online, tornei e molte altre risorse utili per migliorare il tuo gioco. Tuttavia, per usufruire di determinate funzionalità, c’è la necessità di sottoscrivere un abbonamento.

A ciò viene incontro Lichess.org, che offre una vasta gamma di risorse di apprendimento e di gioco gratuiti, tra cui lezioni, esercizi e analisi di partite.

Tuttavia, un altro sito meno considerato ma che reputo molto valido è Chesstempo.com.

Ti consiglio di usare queste piattaforme, oltre che per giocare, soprattutto per risolvere problemi di tattica.

Infatti l’allenamento scacchistico, fondamentale per migliorare a scacchi, dovrebbe essere incentrato per la maggior parte nella risoluzione di tattiche.

Questo perché, se ci fai caso, la maggior parte delle partite finisce proprio per via di un colpo tattico!

Ma non mi dilungherei molto su questo aspetto, in quanto ho scritto un articolo interamente dedicato a ciò! Eccolo qui, dagli un’occhiata: “Perché è importante risolvere problemi di scacchi e dove esercitarsi”.

Tuttavia, per avere un maggiore coinvolgimento, uno dei modi migliori per studiare gli scacchi è attraverso…

L’Accademia di Mattoscacco

Infatti, grazie alla nostra accademia, avrai la possibilità di accedere a tantissimi corsi realizzati da Maestri FIDEMaestri Internazionali e Grandi Maestri!

Avrai a disposizione corsi riguardanti: aperturestrategietecniche ti attacco e come giocare al meglio i finali.

Inoltre, avrai anche l’opportunità di fare degli incontri online con cadenza settimanale, grazie ai quali imparerai nuove tecniche di gioco.

Tutto ciò, insieme al confronto con altri giocatori appassionati di scacchi proprio come te!

Inoltre, uno dei metodi più importanti per migliorare a scacchi è l’analisi delle proprie partite.

Soprattutto di quelle perse…vedi: “Come accettare una sconfitta a scacchi

Perciò, come se non bastasse, mostrando una tua partita al tutor a disposizione all’interno dell’accademia, potrai scoprire dove avresti potuto migliorare e sarai in grado di imparare dai tuoi errori!

In questo modo potrai arricchire il tuo bagaglio culturale scacchistico!

Io, fossi in te, questa opportunità non me la farai assolutamente scappare!

Ecco qui la pagina dedicata ai corsi dellAccademia di Mattoscacco

Istruttori e lezioni private

Tra le migliori opzioni disponibili, insieme all’Accademia di Mattoscacco, c’è quella di prendere lezioni private con un istruttore.

Avendo scelto personalmente questa strada, ti saprò dare sicuramente consigli su ciò.

Reputo che sia una delle migliori scelte per via del fatto che, in questo modo, si è seguiti in modo sartoriale!

Ciò vuol dire che avresti un programma personalizzato adatto a te.

Così facendo il tuo maestro potrà conoscerti e, attraverso l’analisi delle tue partite, sarà in grado di capire i tuoi punti deboli, creando un piano di studio personalizzato.

Ovviamente bisogna anche andare a sentimento nel saper scegliere la giusta persona!

Questo fattore inciderà parecchio sui tuoi progressi!

Un buon maestro dovrebbe starti simpatico e farti capire in maniera efficace gli argomenti trattati durante le lezioni. Perché attenzione, non tutti sono in grado di farlo!

Puoi anche prendere lezioni da un GM, ma se non sa spiegare?

È molto più efficace prendere solo un maestro, ma che abbia l’indole dell’insegnamento.

Oltre che da un punto di vista didattico, prendere lezioni private incrementa la voglia di apprendere e studiare gli scacchi.

Questo perché, quando si prendono lezioni private, si è in una condizione in cui si dice: “ok, ora sto facendo le cose seriamente”. E questo fa si che ci sia più grinta nel migliorare.

Tuttavia, ti ricordo che questa grinta è data principalmente dalla passione e la voglia di apprendere e di migliorare, di “arrivare alla vetta”.

Oltretutto, l’opportunità di chiedere ulteriori spiegazioni qualora ci fossero dei dubbi, è un fattore che dà un bel plus alle lezioni private.

Però, questo bellissimo modo per imparare bene a giocare a scacchi, richiede un investimento di denaro.

Infatti, le lezioni private possono variare dai 20 euro fino anche ai 50 euro e passa a lezione, in base alla forza di gioco dell’istruttore (mediamente, la durata di una lezione si aggira attorno ad 1 ora).

Ma attenzione!

Non pensare che facendo qualche ora di lezione con un maestro di scacchi, si possa migliorare subito.

Certo, già dalla prima lezione imparerai! Tuttavia, ciò non basterà per fare un salto di qualità!

Immagina di dover costruire una casa…

La casa finita è il tuo obiettivo (es. Vorrei raggiungere tot punti elo) e ogni mattone è come se fosse una lezione di scacchi che prendi.

Per arrivare al tuo obiettivo serviranno parecchie lezioni!

Tuttavia, se vuoi veramente migliorare, ne varrà assolutamente la pena!

Un altro consiglio che ci tengo a darti è quello di non aver fretta di migliorare, infatti…

La pazienza è la virtù dei forti.

I libri

Un altro metodo da considerare (ma non essenziale), per migliorare a scacchi, è studiare attraverso i libri.

Non è essenziale in quanto, ormai, la maggior parte delle informazioni si trova online (ad esempio, all’interno della nostra accademia).

Tuttavia, per chi è un’amante della carta, i libri sono una buona soluzione!

Ma, attenzione!

Bisogna anche sapere scegliere i libri giusti!

Per questo motivo, ho voluto aiutarti riassumendo i migliori libri di scacchi!

Ecco qui l’articolo dedicato: “I migliori libri di scacchi”.

Per imparare a trarre il massimo da ogni libro, ti consiglio di dare un’occhiata anche all’articolo: “Come studiare un libro di scacchi“.

Ottimo! In conclusione, i migliori metodi per studiare gli scacchi sono:

  • prendere lezioni private
  • o accedere all’Accademia di Mattoscacco per ridurre l’investimento economico mantenendo comunque un alto livello di qualità.

Con questo ti saluto e spero di vederti presto all’interno dell’accademia, ciao!

23 Commenti

  1. daniel

    anche “il mio sistema” secondo me è un ottimo libro, sia per principianti che per “esperti”!

    saluti

    daniel

    Rispondi
    • Christian

      Concordo Daniel…

      Rispondi
  2. TM

    Credo che solo una parte sia adatto a principianti o giocatori appena più su. I due libri che ho citato, soprattutto quello di Zichichi, sono adattissimi a tutti.

    Rispondi
    • Christian

      In effetti Il mio sistema non è proprio per tutti…

      Rispondi
  3. Tarascio Giuseppe

    Innanzitutto, volevo ringraziarti per il giudizio lusinghiero espresso sul mio sito http://www.istruttorescacchi.it Ma, onestamente, è immeritato!
    Ma il titolo del tuo articolo (“Migliorare a scacchi”) mi ha rimandato immediatamente il pensiero alla omonima pagina del mio sito (http://www.istruttorescacchi.it/wordpress/mappa-sito/migliora-il-tuo-gioco), dove è scaricabile una mia dispensa dal titolo “Come migliorare a Scacchi” in 6 capitoli (la versione 2). Oppure, se la trovi interessante, puoi tranquillamente inserirla su questo sito, citando la fonte.
    AMICI SUMUS
    Tarascio Giuseppe
    P.S. Purtroppo odio Nimzowitsch, come il mio bisnonno adottivo, dr.Tarrasch

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    • Christian

      grazie a te per il commento Giuseppe, lieto di vederti sul mio Blog 😀

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  4. TM

    Ho notato un taglio e una leggera modifica nella parte riguardante il sito http://www.giocareascacchi.it. Capisco le ragioni di Christian tutta via una mia aggiunta vorrei farla e spero che passi la “censura”.

    Quello che viene propugnato in quel sito e il MAAG cioè Metodo di Auto Apprendimento di giocareascacchi.com ( non si capisce il .com visto che il sito finisce con .it ma non è importante) Potete leggere la presentazione e il sito dal quale scaricare la dispensa a questo link: http://www.giocareascacchi.it/utility/forum/Di-tutto-e-di-piu/1434-Il-Convento-di-San-Pangrazio-.html Se il link non funziona entrate nel sito, andate in Forum- di tutto di più – il convento di san Pangrazio. Leggete pure la dispensa ma il consiglio è di non usare il metodo che propone perchè perdereste solo del tempo.

    Per dire che un sistema funziona non basta affermarlo ma bisogna dimostrarlo testandolo sul campo. Uno dei suoi principali propugnatori ha giocato un torneo di NC. Non so se ha pubblicato le sue partite ( seguo quel gruppo da poco) ma il risultato ottenuto è stato molto deludente e comunque sarebbe stato ottenuto anche senza alcun metodo. Quindi il MAAG, al suo apparire, non ha funzionato. Perchè lo metto in evidenza? Perchè quel sito si permette di ironizzare su altri siti ( o persone)quali appunto questo. Un po’ di umiltà non guasterebbe.

    Rispondi
    • Christian

      Carissimo TM, come hai ben capito, onde evitare di creare conflitti di ogni tipo con nostri “colleghi” (e per il bene che voglio all’amministratore di GS), avevo censurato quella parte di articolo. Se ci mettiamo a creare critiche anche noi, ci “abbassiamo” ai loro livelli…

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  5. TM

    Caro Christian, non si tratta di fare critiche per il gusto di criticare o di abbassarsi ai livelli beceri di qualcuno, ma di dare informazioni.

    Un sistema di allenamento per essere valido non deve funzionare sulla carta ma nel momento in cui lo metti in pratica, cioè di fronte al tuo avversario.

    Nel nostro caso il MAAG si propone di “portare lo scacchista a risolvere i tanti problemi pratici che incontrerà in una partita di torneo nella maniera più efficiente possibile.” (cap. 1) A me ( e credo a tutti gli scacchisti che vogliono progredire) non interessano le belle parole, le promesse e le rassicurazioni. A me interessa constatare che il sistema FUNZIONA in pratica. Quanto tempo può dedicare una persona qualsiasi allo studio degli scacchi? Diciamo una media di 7/8 ore alla settimana. Se io le dedico ad uno studio sbagliato, non progredisco e butto via tutte queste ore. Quindi ho il diritto che mi si mostri che il sistema funziona.

    Come faccio a sapere se il sistema funziona? Semplice: guardo chi l’ha applicato e valuto i suoi risultati. Uno di coloro che ha collaborato alla stesura del MAAG, di recente ha giocato un torneo di NC, probabilmente afrrontando giocatori che non hanno applicato il MAAG. Il risultato è stato di poco superiore al 50% ( 58%) il che vuol dire che il MAAG ha mantenuto questo giocatore ad un livello basso.

    Ovviamente ci possono essere mille scusanti. Tartakower sosteneva «Non ho mai vinto con un avversario in buona salute» (con riferimento all’abitudine di molti scacchisti di accampare scuse dopo avere perso). Gli scacchisti sono famosi per essere bravissmi nel trovare scuse alle loro debacle. Nulla di male… se non fosse che oltre a questo si permettono anche di criticare gli altri trattandoli con disprezzo ed un’ironia fuori luogo. Allora devono essere disposti ad accettare critiche a loro volta.

    In ogni caso non mi sono limitato a sconsigliare il loro Metodo ma ho anche allegato il link dove si trovano le dispense in modo che chiunque possa andarle a vedere e giudicare di persona.

    Rispondi
  6. TM

    Vorrei anche aggiungere un’altra considerazione: tutti propagandano i loro metodi e tutti cercano di renderli appetibili ai giocatori meno esperti.

    Il GM Smirnov ha pubblicato una serie di video nei quali illustra le basi del successo negli scacchi. Di tanto in tanto vengono inseriti anche i commenti degli scachisti che hanno acquistato il prodotto e si tratta di commenti veramente positivi.

    In questo ( http://chess-teacher.com/plan ) è un giocatore italiano che scrive, Giulio Cremonese.Leggete i suo commento ad una serie di video e poi andate a cercarlo sul sito della FSI. http://www.torneionline.com/giocatori_d.php?progre=16222&tipo=t

    Giulio Cremonese ha fino ad ora giocato due tornei da NC e ha complessivamente perso 51 punti! decisamnete non quello che ci si potrebbe aspettare da un prodotto che si presenta in questo modo:

    The course “Your Winning Plan” gives you an integrate system of a middlegame planning. Using this unique method you will be able to find the right plan in any position.

    This will give you a deep chess understanding and will make you not just a strong player, but an extremely strong one!

    Rispondi
  7. Tarascio Giuseppe

    TM, ti voglio rivelare un segreto: anche Michael Schumacher (o Fernando Alonso o Tazio Nuvolari), quando scende dal suo bolide di Formula 1, cammina a piedi! E non corre più veloce di Bolt (o di Carl Lewis o di Mennea!).
    Lo stesso accade a noi scacchisti: quando giochiamo per “corrispondenza”, (su Gameknot o su Chess.com o su Chessmaniac o sull’ASIGC), ci sentiamo forti, onnipotenti, grazie alla macchina (motore scacchistico) che stiamo guidando. Quando ci sediamo a tavolino, invece, conta solo l’allenamento ricevuto dalla nostra mente.
    Questo non vuol dire, però, sminuire il valore assoluto di Schumacher come pilota o sopravvalutare Bolt come corridore. Significa solo che, come l’automobilismo e la corsa a piedi sono 2 sports differenti, così il giocatore reale (a tavolino) e quello virtuale (lo smanettone di informatica, che sa settare al meglio i mille parametri dei chess engines) sono due categorie distinte e PARALLELE (non si incontrano mai). Mentre il primo è “uno scacchista”, il secondo è un “motorista”: ovviamente, però, Bolt non si sognerebbe mai di utilizzare i metodi di allenamento di Valentino Rossi, e viceversa!

    Rispondi
  8. TM

    Concordo. Aggiungo che, soprattutto in Italia, non abbiamo bisogno di venditori di quello che negli USA è conosciuto come “Snake Oil” (olio di serpente)che rappresenta metaforicamente un prodotto la cui validità non esiste e/o non è verificabile. Nei vecchi film weastern si vedono questi pseudo dottori che propagandano prodotti immaginari che curano tutto, dalla acduta dei capelli alle emorroidi.

    Negli scacchi non abbiamo bisogno di questi individui che, per poter vendere il loro olio di serpente sono costretti a ricorrere a piccoli imbroglietti. Oltretutto imbroglietti che è facile scoprire.

    Credo che uno degli scopi di un sito serio sia anche quello di dare un’informazione corretta agli saccchisti.

    Infatti, Christian permettondo, ho intenzione di fare una recensione dei libri, italiani e stranieri, per dare delle linee guida valide sugli acquisti.

    TM

    Rispondi
    • Christian

      E’ cosa buona e giusta TM come idea 😀

      Rispondi
  9. Agostino

    Concordo sul fatto che gioco online e a tavolino poco si incontrano….So di un gran maestro per corrispondenza che a tavolino è una 2N, insomma, niente di avvicinabile a una categoria magistrale…

    Per progredire a tavolino occorre sedersi alla scacchiera e analizzare partite, occorre studiare la tattica, le idee strategiche, i finali ed applicarli, occorre fare tornei, giocare, confrontarsi alla scacchiera, muovere pezzi fisicamente, far sì che diventino un’attività della mente…solo così pian piano si diventa dei buoni giocatori, altrimenti si rimane degli pseudo informatici che si vantano di saper giocare a scacchi…poi li vedi che perdono in simultanea contro maestri, altro che a tavolino, in simultanea…

    Rispondi
  10. TM

    Ho chiesto se nel gioco per corr. era possibile usare aiuti esterni. la risposta di un responsabile ASIGC è stata “si, tranne rari casi (esistono tornei “no engine”), è possibile utilizzare libri, riviste, database, programmi scacchistici e aiuti esterni.”

    In effetti non è raro che giocatori che a tavolino non riescono ad ottenere i risultati che vorrebbero, passino al gioco per corrispondenza dove i motori pare che la facciano da padroni. Poi le motivazioni per passare dal gioca a tavolino a quello per corrispondenza possono essere infiniti. I più tipici sono l’età, la pigrizia, gli impegni di famiglia e di lavoro. Di solito si aggiunge subito che non è per gli scarsi risultati ottenuti.

    In realtà a tavolino si vede realmente chi sa giocare e chi no. Non occorre diventare GM na almeni piazzarsi fra la 1 naz e il M è alla portata di tutti.

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  11. TM

    Un sito che comunque vi consiglio di visistare è quello del GM Arthur Kogan ( http://olalachess.com/) che ès tato il coach della squadra olimpionica maschile.

    Il suo concetto di far “sorridere” i pezzi è singolare. Del resto è simgolare anche il nome del sito: Olalà chess.

    Rispondi
  12. Barone

    Vorrei chiedere:
    secondo voi esistono ancora dei “veri” giocatori di Scacchi per Corrispondenza?

    Tradizionalmente questi dovrebbero essere i patiti dell’analisi che però non sopportano l’orologio e lo stress della competizione vis-a-vis, o al limite appassionati archiviatori di partite più o meno note contenenti importanti o arcane linee d’apertura.
    Intendo che la genia degli e-scacchisti esperti nella guida di motori al silicio è nata MOLTO dopo del servizio postale. Mentre mi pare che già fra i primi messaggi scambiati via telegrafo dai servizi postali civili internazionali (credo addirittura il primo telegrama transoceanico ufficiale…) ci fossero proprio delle mosse da scacchiera.
    Dal punto di vista di un gicatore per corrispondenza classico direi che usare un software scacchistico voglia dire imbrogliare!

    Rispondi
  13. Tarascio Giuseppe

    La diatriba imbroglio sì/imbtoglio no è molto vecchia. Vorrei, invece, enumerare degli elementi pro o contro il gioco per corrispondenza (con o senza motori), partendo alcune esperienze personali.
    1) Ho giocato con le cartoline dal 1974 al 1990. Nulla di più eccitante di ricevere una mossa da un giocatore russo e leggere”Scusa il ritardo, ma con 3 metri di neve non potevo inviarla”. L’ultimo mio torneo è stato il 13^ campionato Italiano Assoluto ASIGC: in quella occasione, in una partita, feci un sacrificio d’alfiere “posizionale”, ossia senza compenso immediato. Però avevo 4 pagine di analisi, frutto di molte ore di analisi! Quando il mio avversario abbandonò, mi scrisse:£Forse hai usato un computer”.Deluso, non rinnovai più l’iscrizione all’ASIGC e mi comprai un 386 con 40 MB di hard disk e ben 4Mb di RAM! Fritz2 girava lento, ma era divertente batterlo!
    2) Tre anni fa feci lezioni (a pagamento: 25 euro l’ora via Skype su Playchess) ad un NC ex-studente di un MF emiliano. Dopo 3 lezioni lo sentii insofferente: mi confessò che voleva diventare n.1 su Gameknot. Gli consigliai 2 Pc in parallelo, con dual processors. salì molto di ELO, ma poi un giorno mi scrisse una mail delusa: aveva scoperto che molti su GK avevano multipli accounts, e si gonfiavano l’ELO artificialmente.
    Tra questi 2 eccessi, probabilmente vi è la giusta strada.

    Rispondi
  14. TM

    Non credo che si possa parlare di imbroglio se si usano i motori nel gioco per corrispodenza. Il resposnabile che mi ha risposto (credo di poter fare il nome. Si tratta di Giorgio Ruggero Laderchi) è stato chiaro nel dire che i motori possono essere usati. Se questo è permesso non si può parlare di imbroglio.

    *****************************

    Tarascio prende 25 euro all’ora? Avevo letto 80 in un altro sito.

    Rispondi
  15. Barone

    Al solito…
    Proprio come John Lennon e il suo collega Jesus Christ:
    non vengo mai capito!
    (ovviamente scherzo, ma mi capita spesso di voler mettere tutto insieme nel minor numero di frasi, e quindi spesso non si intende quello che chiedo: me ne scuso)

    Non volevo rintuzzare antiche polemiche, anche se ti ringrazio per l’aneddoto interessante che ne è scaturito.
    Anche se non per esperienza diretta, sapevo da varie letture che gli affezionati del “vero” gioco per corrispondenza sono stati decimati dal problema del doping elettronico.
    Infatti quello che mi interesserebbe sapere è proprio questo: ne esistono ancora o si sono estinti del tutto?
    Magari, se si conoscono abbastanza da fidarsi fra di loro nonostante l’impossibilità del controllo diretto, alcuni giocatori per cartolina riuniti in un qualche tipo di club (con sede in cassette postali sparse per il mondo) ancora resistono!

    E’ solo una mia curiosità a tema sociale, comunque.
    Per come gioco io, cioè per divertimento, le partite da 20 minuti sui varii server vanno più che bene!
    Anche se ho notato che, ad esempio, nella finestra della chat di playchess non passano cinque minuti senza che esca l’annuncio di qualche user bandito dal server per aver usato un motore…

    Grazie ancora della gentile risposta.
    (e delle lezioni di istruttorescacchi, visto che ho l’occasione: quelle sui sacrifici tipici seguono l’impostazione che più mi piace per imparare il gioco, farsi un bagaglio di manovre tipiche che permettano di ridurre il calcolo delle varianti allo stretto necessario)

    Rispondi
  16. TM

    Ci sono i tornei “no engine” nel quali i motori scacchistici sono banditi. ma tu vatti a fidare…

    Rispondi
  17. Tarascio Giuseppe

    Siamo alla pari, allora: anch’io volevo esprimere un concetto diverso! In pratica, volevo spezzare una lancia IN FAVORE del gioco per corrispondenza, ANCHE SE CON MOTORI.
    Mi spiego: se io ho un repertorio d’aperture da provare, il gioco per corrispondenza è utilissimo! Una volta mi iscrissi su Chessmaniac col nick 1.e4 e6 e giocai SOLO la Francese. Qual è il problema? Che il repertorio “per esseri umani” non funziona coi motori. Io gioco tranquillamente a tavolino una variante in cui Rybka assegna +0,45 ma, ovviamente per corrisp. (entrambi usano i motori: lo dò per scontato!) poi perdo. La forza del giocatore sta nel capire che quei test hanno valore relativo, servono solo ad approfondire linee secondarie od a mnemorizzare varianti lunghe. Ma se guardo l’ELO, rovino tutto perchè a) se cresce troppo, mi illudo di essere diventato forte mentre b) se cala troppo, perdo fiducia nel repertorio e cado nella switch syndrome (cambiare troppo spesso apertura).IN SINTESI: il gioco per corrispondenza è pericoloso per le basse categorie, ma utile, in piccole dosi, un po’ a tutti. Cum grano salis….

    Rispondi
  18. dario moriontini

    Non trascurate le lezioni elementari di scacchi del circolo scacchistico pistoiese, vengono spiegate bene regole, aperture, centro partita finali, strategia e tattica e tutto quello che si deve sapere sugli scacchi: è tutto su you tube oltre a più di cento partite famose commentate dettagliatamente da Daviddol. Tutto è fatto molto bene e ordinato.
    Il sito del maestro Tarascio sarebbe anche molto interessante ma è lui che è veramente scostante ed anche prepotente!
    Ho quasi l’impressione che detesti i principanti e non si ponga mai ai loro livelli per le spiegazioni. Mi ha chiuso “di imperio” una discussione sul suo sito quando destava molto interesse apostrofandomi con “ironia rimproverante”.
    Avevo chiesto perchè la maggioranza dei giocatori principianti non migliorino molto (rispetto a quei pochi che invece progrediscono) nonostante che si siano letti dei manuali, delle riviste, giocati piccoli tornei locali e giocato in rete. Del resto a me interessava giocare un pochino meglio del classico giocatore da bar di un tempo per compiacermi fra me e me, mica voglio diventare campione del mondo! Sostenevo poi in quella discussione, (che mi ha chiuso inopinatamente) che è possibile che molti non siano portati per gli scacchi e che possono esistere forme diverse di intelligenza. Portavo l’esempio di Einstein considerato un gran cervello, un genio, eppure pessimo scacchista. Secondo lui, almeno me lo ha fatto capire, riteneva poi Einstein non proprio così intelligente perchè non giocava bene a scacchi e perché dopo la scoperta della relatività si era praticamente seduto per più di 50 anni. Insomma al primo impatto Tarascio sembra simpaticissimo ma studiandolo bene è tutto pieno di se, intollerante e poco aperto in tutto quello che non è scacchi e le sue convinzioni. Non lo vorrei mai come mio istruttore, mai!!!

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