Gli avamposti a Scacchi

Oggi vedrai uno degli argomenti migliori e interessanti per quanto riguarda la strategia nel gioco degli scacchi: l’avamposto.

Prima di entrare nel vivo del discorso, dobbiamo fare un piccolo passo indietro per andare a capire e comprendere uno degli aspetti che ci permette di entrare in una posizione superiore rispetto al nostro avversario: le debolezze.

Le case deboli

Ognuna delle 64 caselle presenti nel campo di battaglia, ovvero la scacchiera, è denominata da una lettera e un numero.

In questo modo possiamo andare a individuare precisamente ogni casa.

Ad esempio, in una partita a tempo lungo, a trascrivere le mosse nel formulario per poi successivamente andare ad analizzarla per comprendere al meglio i nostri errori.

Ti ricordo che questa è una delle cose migliori che tu scacchista possa fare per migliorare!

Quello che dobbiamo iniziare a capire da queste case è che ognuna di essa nasconde a sé o un forza incredibile, oppure una debolezza altrettanto incredibile.

Dunque? Cosa sono le case deboli?

Una casa è detta ‘’debole’’ se non è controllabile da un nostro pedone.

Ecco a te un esempio:

In questa posizione si possono subito notare alcune delle case deboli della posizione per il bianco: la case f4, d4 e (un po’ meno importante) b4.

Queste sono molto forti per il nero, il quale può sfruttarle a proprio vantaggio posizionandoci i suoi pezzi.

Ti mostro ora un video pubblicato da noi di Mattoscacco su come creare debolezze al nostro avversario:

Ma qual è il fattore che crea case deboli?

La struttura pedonale è il principale motivo per il quale si creano debolezze sulla scacchiera.

Un motivo legato alla struttura pedonale è il pedone isolato.

Ok ma… Cos’è il pedone isolato?

Beh, è un pedone dove nelle due colonne adiacenti a esso non sono presenti dei pedoni dello stesso colore. Ti faccio vedere subito un esempio:

In questa posizione i pedoni ‘’e’’ sono dei pedoni isolati, infatti non sono presenti pedoni nelle colonne ‘’d’’ ed ‘’f’’.

L’avamposto

In questa specifica posizione…

Ti invito a notare il cavallo in f4! Hai visto quanto è forte?

Infatti è posizionato in una casa debole, non essendo controllata dai pedoni del bianco, perciò risulta essere in una casa fantastica per il nero.

In questo caso maggiormente evidenziato dal fatto che il cavallo si trova in una posizione offensiva per il bianco in quanto occupa case sensibili vicine al suo re (che come sappiamo è il bersaglio del nostro sport).

Il bianco non può fare nulla per spostare il cavallo del nero da f4!

Dopo queste considerazioni… La casa f4 è un avamposto per il nero.

Ti mostro subito un altro esempio pratico tratto dalla partita  Vasily Smyslov – Iosif Rudakovsky giocata nel campionato russo del 1945:

Suggerimenti

In seguito a questa partita ti vorrei dare alcuni consigli per sfruttare al massimo gli avamposti e riuscire ad andare in vantaggio:

  •  Cambia i pezzi dell’ avversario che controllano il tuo avamposto, perché ricorda…

Una debolezza è tale solo se può essere sfruttata: se l’ avamposto è controllato da tanti suoi pezzi e tu non ne hai abbastanza per contrastarli, non è utile! (magari lo sarà in finale, però è meglio mettere le cose subito in chiaro!)

  • Crea al tuo avversario un pedone isolato in modo tale da poter sfruttare le case deboli che crea.
  • Il pezzo ideale per un avamposto è sicuramente il cavallo: molto meglio se posizionato nel campo nemico poiché, al contrario di un alfiere ad esempio, è un pezzo con un raggio d’azione corto e in questo modo riuscirai a sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità.

Avamposti instabili

Gli esempi che ti ho mostrato finora sono considerati ‘’avamposti stabili’’ così chiamati per via del fatto che l’avversario non può occuparlo con dei suoi pedoni.

Tuttavia esistono quelli che sono chiamati ‘’avamposti instabili’’ che sono quelli nei quali il pezzo può essere scacciato da un pedone.

Ovviamente il quesito fondamentale è se la spinta del pedone che allontana il pezzo sia più o meno vantaggiosa per la parte che lo esegue.

I principianti hanno spesso la tendenza a eseguirla, intimoriti dal pezzo, non considerando le debolezze più o meno permanenti che tale spinta può comportare (per esempio l’indebolimento di una casa ai lati del pedone spinto)

Ma ti mostro un esempio pratico di quello che hai appena letto:

In questa posizione c’è un avamposto di  cavallo in e5.

Qual è la mossa che farebbe spostare il cavallo da lì? 

Esatto… La spinta in f6

Il problema è che f6 avrebbe come risultato l’arretramento del pedone in e6, che dovrebbe essere spinto a sua volta per non risultare una debolezza nella formazione nera.

Il cambio dell’avamposto

Se un avamposto non può essere attaccato da pedoni, può essere eliminato cambiando il cavallo con un pezzo.

Se il pezzo è un cavallo o un alfiere nulla si può dire sulla convenienza del cambio senza esaminare la posizione; se si tratta di una torre siamo di fronte a un sacrificio di qualità.

Tale sacrificio può essere giustificato:

– quanto più l’avamposto è da considerarsi stabile;

– quanto più è infiltrato nel nostro territorio.

Ti dico la verità…

I principianti tendono spesso a due strategie opposte: quella materialistica che non cambia mai l’avamposto con il sacrificio di qualità e quella pavida che lo cambia troppo affrettatamente.

Ma ti mostro subito un esempio:

Attenzione! Non è sempre buono il sacrificio…

Bene, ora avrai una bella infarinatura per quanto riguarda gli avamposti. A presto e buone partite!

2 Commenti

  1. antonio

    grazie Christian per il sito.
    ho 50 anni e’ purtroppo ho ‘scoperto’ gli scacchi una decina di anni fa (sic!)
    mi sei di grande aiuto per uno come me ( 1500 la mia graduatoria )
    ti seguo con attenzione continua cosi se puoi
    auguri alla tua carriera
    Antonio Tiberi

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    • Christian

      Grazie di cuore, un abbraccio Antonio! 🙂

      Rispondi

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