Buongiorno a tutti, oggi studieremo una variante molto interessante della Difesa Siciliana, l’Attacco Grand Prix, che si verifica in seguito alla serie di mosse 1. e4 c5 2. Cc3 Cc6 3. f4, e rientra nell’insieme di quelle aperture che prendono il nome di “sistemi anti-Siciliana“, che permettono al Bianco di non addentrarsi nelle sue più caotiche, ma più comuni, linee aperte.
Questa apertura in realtà trae le sue origini da un’altra linea della Siciliana che era molto giocata in passato, l’attacco McDonnell (McDonell vs de la Bourdonnais, Londra 1834), dove il Bianco effettua la spinta f4 alla seconda mossa.
Solitamente in apertura è lecito affermare che il pedone “f” sia il più debole dello schieramento nella sua casella di partenza, ma in questo tipo di partite dopo la sua spinta esso si trasforma in un’arma offensiva del Bianco che, nel rispetto del principio teorico generale dell’avanzare due pedoni affiancati per il controllo del centro, guadagna notevole spazio sul lato di Re. Cosa può fare in questi casi il Nero per arginare i piani del Bianco?
Analizziamo innanzitutto l’attacco McDonnell, proprio perché lo studio di questa linea ci permetterà di comprendere più a fondo anche l’Attacco Grand Prix.
Attacco McDonnell: 1. e4 c5 2. f4
Come detto sopra, la forza di questo tipo di aperture è il vantaggio di spazio sul lato di Re, infatti il conduttore del Bianco solitamente cercherà di coordinare i propri pezzi per sferrare un attacco ben ponderato su quell’ala.
Ma come si può rispondere da Nero a questa minaccia? In linea di principio negli scacchi ci sono due modi per reagire ad un attacco condotto su un’ala della scacchiera: contrattaccare sull’ala opposta dove l’avversario è in svantaggio di spazio, oppure interferendo sul centro. In questo caso, dato che il Bianco dal canto suo non ha ancora sviluppato pezzi a controllare le case centrali l’idea migliore sembra proprio quella di minare il centro avversario con la spinta 2. … d5!, il cosiddetto Gambetto Tal, dopo la quale il Nero ha risolto gran parte dei suoi problemi.
Infatti, nel caso in cui il Bianco accetti il gambetto (scelta consigliata anche dai software d’analisi) segue 3. exd5 Cf6 con attacco coordinato di Donna e Cavallo contro il pedone in d5, che non potrà essere difeso. Si potrebbe incautamente pensare di difenderlo con la spinta 4. c4, ma i problemi persistono poiché il Nero può continuare ad attaccare il pedone con 4. … e6 e, nel caso in cui il Bianco si intestardisse e decidesse di effettuare lui il cambio sul pedone in e6, dovrà concedere un tempo di sviluppo all’avversario, che ha a disposizione la ovvia e naturale Axe6. Assodato, dunque, che il pedone cadrà a meno che non si vogliano concedere altri tipi di vantaggi, la posizione risulta pressoché pari con il centro aperto ed entrambi i giocatori con un certo vantaggio di spazio su una delle ali, rispettivamente l’ala di Re per il Bianco e l’ala di Donna per il Nero.
Il Bianco può anche decidere di non accettare il gambetto con mosse come 3. e5, dopo la quale però a rimanere con due pedoni affiancati al centro sarebbe il Nero che, forte di questo vantaggio, potrebbe iniziare lo sviluppo con 3. … Cc6; oppure potrebbe evitare il gambetto cercando di apporre un difensore al proprio pedone in e4 per esempio con 3. Cc3, alla quale però seguirebbe la spinta pedonale 3. … d4 a scacciare subito il Cavallo. Entrambe queste linee sono leggermente favorevoli per il Nero.
Quest’apertura, proprio per le possibilità di contro gioco che il Nero si crea col Gambetto Tal, è caduta in disuso ad alti livelli.
Attacco Grand Prix: 1. e4 c5 2. Cc3 Cc6 3. f4
Questa apertura prende il nome da una competizione individuale che viene giocata in Inghilterra, appunto il “Grand Prix”, nella quale durante gli anni 1970-80 questo attacco fu sistematicamente adottato da alcuni giocatori inglesi professionisti per sconfiggere facilmente i giocatori meno esperti. Tra i professionisti, il migliore esponente di questa apertura è sicuramente il Gran Maestro Sergei Tiviakov.
La differenza con l’Attacco McDonnell è tangibile: stavolta il Bianco ha già sviluppato il Cavallo a controllare il centro e renderà più difficoltosa la spinta pedonale in d5. Quest’idea rimane comunque appetibile per il Nero, ma, a questo punto, dovrà essere preparata con più attenzione per dare dei problemi al centro avversario.
Le idee di fondo rimangono le stesse dell’attacco McDonnell: il Bianco ha guadagnato spazio sull’ala di Re ed è lì che in futuro concentrerà i suoi attacchi con mosse come Ac4, O-O, f5; il Nero, dal canto suo, ha un vantaggio di spazio sull’ala di Donna che potrà decidere di espandere con una ben preparata b5, e inoltre potrebbe anche programmare una rottura centrale, come detto prima. Dal punto di vista difensivo, invece, il Nero dovrebbe cercare di solidificare la propria ala di Re.
La linea principale segue proprio questi concetti 3… g6 4. Cf3 Ag7, il Nero ha fianchettato il proprio Alfiere, facendo almeno tre cose buone contemporaneamente: conquistare la grande diagonale a1-h8 mettendo pressione sull’ala di Donna avversaria (proprio l’ala dove il Nero ha già un vantaggio di spazio), portare il Re nero a due passi dall’arrocco corto (idea principale in questa linea per mettere al sicuro il Re) e solidificare la fortezza dove proprio il Re nero andrà a posizionarsi (ricordiamo infatti che l’Alfiere fianchettato dal lato dell’arrocco diventa il difensore più forte e più importante del Re).
Certo è che il Nero avrebbe potuto scegliere un ordine diverso di mosse, per esempio giocare 2. … d6, mossa naturale nella Siciliana, ma nel momento in cui decide di fianchettare il suo Alfiere campo scuro per contrastare il setup dell’Attacco Grand Prix del Bianco, allora, per una questione di convenienza, viene virtualmente stabilita la posizione migliore per lo sviluppo dei pezzi rimanenti: quindi il Cavallo, in tutti i casi, vorrà sicuramente atterrare su c6 per controllare insieme all’Alfiere la casa d4, mentre l’altro Cavallo andrà bene in e7 per non ostruire l’azione dell’Alfiere sulla grande diagonale.
Ma il Nero ha delle alternative per giocare questa posizione? L’Alfiere ha altre possibilità di sviluppo oltre a g7? Per rispondere a questa domanda riprendiamo il discorso della variante McDonnell. Come abbiamo detto prima, infatti, uno dei piani migliori per il Nero potrebbe partire dall’idea di minare la struttura centrale avversaria. Con questo scopo potrebbe essere interessante giocare prima il tratto e7-e6 per preparare la spinta in d5. Dopo aver creato una certa tensione centrale diventerà più facile anche sgomberare la casa c5 che ostruisce la diagonale f8-a3 per lo sviluppo dell’Alfiere campo scuro.
Questa idea risulta essere però più complessa e meno immediata della precedente, per cui, come Nero, è consigliato il setup con l’Alfiere in fianchetto, dove già esprime al massimo il suo potenziale.
Tornando alla linea principale, i piani strategici e tattici del Bianco a questo punto si basano solitamente sull’Alfiere campo chiaro che ha due valide opzioni di sviluppo: b5 o c4. Le idee alla base di queste mosse sono diverse, quindi vanno trattate separatamente
Attacco Grand Prix: 5. Ab5
Questa mossa pone non pochi problemi al Nero, probabilmente può essere considerato già un primo piccolo momento critico della partita. Infatti con l’aiuto dei software d’analisi si scopre che l’iniziativa andrà in mano al Bianco se riesce ad effettuare il cambio dell’Alfiere sul Cavallo in c6. Il conduttore del Nero potrebbe non preoccuparsi di questa minaccia poiché per il Bianco significherebbe cedere la coppia degli Alfieri, ma in realtà in qualsiasi modo il cambio venga effettuato, esso sciuperà inevitabilmente la struttura pedonale sull’ala di Donna.
Per questo motivo, l’unico modo per il Nero per mantenere il suo piccolo vantaggio è giocare 5… Cd4 contrattaccando l’Alfiere, che comunque è ben protetto. Il Bianco ha diverse opzioni a questo punto: prendere in d4 col Cavallo, ma quest’idea favorirebbe il Nero che ricatturando di pedone (6. Cxd4 cxd4) guadagnerebbe ancora più spazio sull’ala di Donna e al contempo aprirebbe la colonna “c” per i pezzi pesanti; riciclare l’Alfiere in c4, la sua seconda casa naturale di sviluppo, è l’idea del computer, ma sembra non essere molto popolare tra i giocatori professionisti, forse perché sembra una perdita di tempo posizionarlo in c4 avendo speso due mosse; arroccare corto, lasciando l’Alfiere in presa, è invece la mossa più giocata in questa posizione.
Analizziamo una possibile linea a partire proprio da arrocco corto per avere un’idea delle minacce che può portare il Bianco in posizioni come questa e come il Nero può contrattaccare: 6. O-O Cxb5 7. Cxb5 d6 8. d3 Cf6 9. De1, mossa molto comune nell’Attacco Grand Prix, che prepara una pericolosa entrata di Donna in h4.
9… O-O 10. Dh4 Ad7 11. Cc3 b5 12. f5! quest’ultima mossa, oltre a trovare un punto di contatto con la struttura pedonale avversaria, permette all’Alfiere campo scuro del Bianco di unirsi all’attacco. La situazione potrebbe diventare pericolosa se il Nero decidesse di effettuare la cattura 12… gxf5, nonostante sia la mossa consigliata dai computer, in quanto lascerebbe aperta la colonna “g” che punta direttamente al Re nero. Un’altra idea potrebbe essere disinteressarsi del lato di Re per il momento e continuare l’espansione sull’ala di Donna attaccando con 12… b4.
In alternativa, il Nero precedentemente avrebbe potuto prendere l’iniziativa al centro per esempio con 7… d4, altro possibile momento critico della partita, infatti non è chiaro come il Bianco dovrebbe reagire a questa spinta. Accettare il cambio con 8. exd4 vanificherebbe il vantaggio di spazio ottenuto sull’ala di Re, inoltre lascerebbe un centro aperto, situazione ideale per la coppia degli Alfieri del Nero; rifiutarlo spingendo in e5 è vero che ostruirebbe l’azione dell’Alfiere avversario in fianchetto, ma lascerebbe al Nero grande iniziativa al centro; difendere il pedone con 8. d6 porterebbe invece al cambio Donne e ad una situazione leggermente favorevole per il Nero dopo 8… a6 9. Cc3 Axc3 10. bxc3 dxe4 11. dxe4 Dxd1 12. Txd1 Cf6.
Attacco Grand Prix: 5. Ac4
In questa linea, meno giocata della precedente, l’Alfiere pone una minaccia sul pedone in f7, su cui in poco tempo il Bianco potrebbe portare altri attacchi, per esempio col Cavallo adesso posizionato in f3. Solitamente, infatti, il Nero continua con 5… e6 per chiudere la diagonale all’Alfiere. Adesso il Bianco può decidere di entrare nella variante Schofman con 6. f5.
Questa spinta può essere fastidiosa, come detto prima nella linea con l’Alfiere in b5, poiché effettuare la mossa consigliata dal computer, ovvero ricatturare col pedone “g”, potrebbe portare ad altri tipi di problemi, dato che aprirebbe proprio la colonna dove si trova il Re. In questa posizione si trovano in database due recenti partite molto interessanti tra Gran Maestri: la prima giocata nel 2019 tra Artemiev e Grischuk e vinta da Artemiev, la seconda nel 2020 tra Nakamura e Nepomniachtchi, vinta dal russo. In entrambi i casi, il conduttore del Bianco non aveva preso in f5 ma aveva giocato 6… Cge7 per completare lo sviluppo, connettere i cavalli e portare altra pressione sul centro. Lo score del Nero a questo punto è molto positivo, anche se questa posizione è ancora equilibrata e ci sono possibilità per entrambi i colori.
Si nota anche che nella partita indicata Artemiev fu sicuramente aiutato da Grischuk, che alla mossa 11, cambiando il suo Alfiere in fianchetto sul Cavallo in c3, fece passare Artemiev nettamente in vantaggio (7. O-O d5 8. fxg6 hxg6 9. Ab5 a6 10. Axc6+ Cxc6 11. d3 (-0.9) Axc3 (+2.4)), consegnando le chiavi della partita in mano al giovane russo.
Altre alternative, Attacco Grand Prix: 5. g3
Per il Bianco ci sono delle alternative a queste due varianti per continuare l’attacco? In realtà sì, i motori scacchistici non seguirebbero nessuna delle due linee indicate precedentemente, anzi continuerebbero con 5. g3 e successivamente con Ag2, addirittura cambiando la diagonale d’azione dell’Alfiere. Questa mossa, inoltre, permette di solidificare la struttura pedonale sull’ala di Re.
Sicuramente un’idea interessante, ma che ancora è stata poco approfondita dai giocatori professionisti nel corso delle loro partite.
Questo è tutto sull’Attacco Grand Prix, sicuramente una linea interessante da avere nel proprio repertorio, potrebbe infatti causare non pochi problemi nei giocatori non sufficientemente preparati. Spero che l’articolo via sia piaciuto, a presto.
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