Gli Insegnamenti di Dvoretskj

Che Mark Dvoretskj sia uno dei più forti giocatori e didatti al mondo, questo è ormai noto a tutti. Ha scritto numerosi libri, molti dei quali fortunatamente posseggo. Dai suoi libri si può sempre imparare moltissimo. E’ un forte Maestro Internazionale ma è come se fosse un Gran Maestro. Conosce tutta la teoria e la spiega in modo eccelso nei suoi libri. In questo articolo, voglio fare un breve riassunto degli insegnamenti che più mi hanno colpito di questo Maestro.

Gli insegnamenti di Mark sono semplici e chiari da capire. Vedremo come da questi insegnamenti potremo trarne vantaggi concreti, dato che rappresentano un po’ la realtà di ognuno di noi. Qui di seguito li trovi alcuni dei suoi principali insegnamenti che bisogna assolutamente conoscere.

Mediogioco e Finale

Il mediogioco e il finale sono elementi importanti quanto l’apertura. Spesso questi elementi vengono scartati dai principianti, perchè l’unico loro scopo è quello di uscire con un vantaggio in apertura, ed ecco perchè vediamo molti gambetti, trucchi e trabocchetti di dubbio valore. E’ meglio giocare l’apertura in maniera tranquilla, uscire anche in parità da questa, e andare poi in vantaggio nel mediogioco o nel finale.

Molti inconsciamente evitano il finale perchè sanno che non sono in grado di affrontarlo, così si buttano in comici sacrifici inutili nel mediogioco, con la speranza di chiudere prima la partita a loro vantaggio.

non serve concentrare troppo lo studio sulle aperture. Conoscerle è sì indispensabile, ma non se il tempo loro dedicato sovrasta quello destinato al miglioramento e all’allenamento nel mediogioco e nel finale, che sono più importanti (M.Dvoretskj)

E’ sbagliato dunque approfondire lo studio di tutte le aperture, porterebbero via troppo tempo. Tempo prezioso che potrebbe essere utilizzato intelligentemente per migliorare la propria qualità di gioco nel mediogioco e nel finale. E’ altrettanto errato però, limitare il lavoro soltanto a una o due varianti , dato ce il nostro avversario potrebbe prepararsi con un punto di riferimento troppo preciso. Bisogna quindi conoscere a grandi linee le altre aperture, ma nello specifico poche.

Programma di Allenamento

Per migliorare ci vuole un programma di allenamento. Non possiamo pensare di migliorare senza avere degli obbiettivi, degli Step da raggiungere. Studiare qui e là qualcosa significa imparare a spezzoni, mentre con un piano di studi, abbiamo le informazioni organizzate in maniera migliore e più ordinata.

Negli scacchi, come in ogni altra attività sportiva, la garanzia del futuro successo è un programma di allenamento ben progettato. Bisogna pertanto assimilare varie abitudini, quali l’abilità nel calcolare le varianti, la corretta valutazione della posizione, la precisa concretizzazione del vantaggio, la giusta scelta psicologica della continuazione. Tutte queste abitudini possono e devono essere sviluppate con un allenamento specifico. (M.Dvoretskj)

Cosa da prendere in considerazione, e che noi non facciamo quasi mai è l’aspetto psicologico della mossa. Spesso non dobbiamo eseguire la “mossa migliore”, ma quella che creerebbe più problemi al nostro avversario.

Rafforzare Le Lacune

Per andare avanti, bisogna innanzi tutto saper riconoscere le proprie debolezze, e in secondo luogo bisogna lavorarci sopra. Personalmente credo che la parte più difficile sia trovare le proprie debolezze. Alcune sono ben visibili, come quelle per esempio di essere lenti nel ragionare, di non conoscere i finali. Ma altre debolezze sono più sottili, e le si possono evincere solo attraverso l’analisi delle proprie partite, come per esempio lo stile piuttosto prudente del gioco, l’incapacità di iniziativa ecc..

L’attenzione di un giocatore dovrebbe essere costantemente rivolta alle carenze del proprio gioco. La cosa migliore consiste nel ripetere con continuità, appositi esercizi per migliorarsi in tal senso. […] per esempio Dolmatov, mancava di resistenza fisica, perciò praticò molto sport (calcio, motociclismo ecc..) in modo da rafforzare il suo sistema nervoso. Oggi è in grado di sostenere sessioni di gioco anche da  5 ore, ed un torneo intero. (M.Dvoretskj)

Davvero incredibile come si può trovare dell’allenamento per gli scacchi, anche se non siamo in ambito scacchistico! Ovviamente ci sono alcuni aspetti che devono essere risolti assolutamente sulla scacchiera.

Chechov era mediocre nei finali. Lavorai duramente con lui per rafforzarlo sui metodi standard attinenti ai vari schemi più o meno semplici, che si verificano nell’ultima fase della partita. come risultato, fece progressi veloci quanto prevedibili.

Perciò il ruolo dell’allenatore / istruttore, oltre ad analizzare il gioco dell’allievo per individuarne i punti di debolezza, è quello di trovare situazioni (posizioni) scacchistiche da analizzare a fondo per poi sottoporle all’allievo nelle sedute di allenamento. Ovviamente l’allenatore deve proporre all’allievo quelle posizioni e situazioni che lo aiutano a sviluppare le competenze e le abilità in cui è più carente.

 

 

5 Commenti

  1. Andrea

    concordo con te riguardo al giudizio sui libri di Dvoretskj: sono molto istruttivi.
    Ciao

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    • Christian

      @Andrea: ti ringrazio!

      @Barone: ottima segnalazione!!

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  2. Barone

    Diretta streaming delle scacchiere (livefeed) dell’AAI International Grandmasters Chess Tournament, a cui partecipa anche Caruana:

    http://www.livestream.com/aaichess

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  3. Barone

    Caruana ha vinto il AAI International Grandmasters Chess Tournament con una prestazione da 2800, perdendo solo al penultimo dei dieci turni (quando aveva un margine di un punto e mezzo sul secondo) e infilando pure una striscia di cinque vittorie consecutive.
    Qui
    http://livechess.chessdom.com/site/
    alla voce “AAI 2011”, si possono rivedere tutte le partite con la valutazione della posizione e le continuazioni mossa per mossa secondo l’engine Stockfish.

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    • Christian

      Utilissimo come sempre Barone!

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