Caro scacchista, oggi ci concentreremo su uno degli aspetti più importanti del gioco degli scacchi: i finali.
In particolare, imparerai come dare scacco matto con due Alfieri, una situazione che può sembrare semplice a prima vista, ma che richiede una conoscenza del metodo giusto per essere padroneggiata con successo.
L’importanza dello studio dei finali
Spesso, i giocatori di scacchi tendono a dedicare la maggior parte del loro tempo e delle loro energie allo studio delle aperture.
È comprensibile, dato che l’inizio della partita può determinare il corso dell’intera sfida.
Tuttavia, è fondamentale non trascurare l’importanza dei finali. Perché, in fin dei conti, è proprio nei finali che si decide l’esito della partita.
Ti sei mai trovato in una situazione in cui hai lottato per ore, solo per giungere a un finale apparentemente semplice e scoprire che non sai come concludere la partita?
Quante volte hai avuto la sensazione di avere il controllo della situazione, ma poi hai commesso un errore fatale proprio quando la vittoria era a portata di mano?
Se la risposta è “spesso”, allora è arrivato il momento di cambiare la tua strategia e dedicare più tempo allo studio dei finali.
Ma perché è così importante studiare i finali, molto più delle aperture?
La risposta è semplice: perché è nei finali che si mette alla prova la tua abilità nel convertire un vantaggio in una vittoria concreta.
Se non conosci le tecniche fondamentali dei finali, rischi di perdere partite che avresti potuto vincere facilmente. E, come ben sappiamo, ogni punto perso può fare la differenza tra il successo e la delusione.
In questo articolo, ti guiderò passo dopo passo attraverso il processo di scacco matto con i due alfieri.
Questo finale è abbastanza semplice, ma solo se conosci la tecnica giusta.
Una volta appresa questa tecnica, sarai in grado di affrontare con sicurezza e determinazione ogni situazione simile che potrebbe presentarsi in una partita.
Prima di iniziare, è importante capire che padroneggiare un finale non significa solo memorizzare una serie di mosse.
Significa anche sviluppare la tua intuizione, la tua capacità di valutare le posizioni e capire del perché di una determinata mossa.
Sei pronto a mettere alla prova le tue conoscenze e a diventare un vero esperto del matto con i due Alfieri?
Allora non perdiamo altro tempo e iniziamo subito!
Ecco la posizione che prenderemo in esame…
Ti ricordo che nel finale, al contrario dell’apertura e del mediogioco, il Re diventa un pezzo estremamente attivo e la sua collaborazione diventa fondamentale!
Prima di continuare, ecco qui un video inerente a questo matto!
Primo passo: limitare il re avversario
Proprio così! Il primo passo da completare è limitare il Re avversario.
Ok ma… Come si fa?
L’idea è quella di creare una barriera con i due Alfieri, in maniera tale da “intrappolare” il Re avversario e restringerlo sempre di più.
Perciò, in questa posizione, una delle mosse giuste è Ae1.
A questo punto la barriera è stata formata e il Re avversario ovviamente non può oltrepassarla.
Eccola qui…
A questo punto, l’idea è quella di attivare il proprio Re per far sì che incominci a collaborare…
Come detto prima, lo scopo è quello di andare a restringere sempre di più la barriera che creano gli Alfieri, in maniera tale da portare alle strette il Re avversario!
Perciò, Af2…
Così facendo…
In caso il Re dovesse minacciare l’Alfiere, sarà sufficiente spostarlo…
Come puoi notare, piano piano la barriera si restringe!
Attenzione però a quando spostare gli Alfieri, poiché ci deve essere il tuo Re che copre la casa di fuga…
A questo punto, in cui il Re è stato ristretto grazie a questa manovra con gli Alfieri, l’idea è quella di portare il Re nell’angolo in maniera tale che abbia sono due case su cui muoversi!
Ti ricordo di stare molto attento poiché, in caso contrario, le probabilità di arrivare a una posizione di stallo sono alte!
Come puoi notare, si tratta di togliere sempre più case all’avversario.
Ricordati che, in questi tipi di finali, le mosse d’attesa sono molto importanti!
Infatti, in questa posizione l’ideale sarebbe giocare Ae7 per togliere la casa f8 al Re, tuttavia qui l’Alfiere sarebbe in presa…
Come si prosegue in questi casi? Semplicemente con una mossa d’attesa come, ad esempio, Ag5…
Ottimo, con Ae7 che ha tolto anche la casa f8, siamo arrivati al punto in cui l’avversario ha solo due case disponibili.
Segue Rh8 ovviamente…
Attenzione che questa è una posizione da ricordare!
Come puoi vedere, i due Re sono posizionati a salto di Cavallo!
Questo è uno punto molto importante da tenere in considerazione: i due Re devono essere a salto di Cavallo.
Ciò in qualunque angolo della scacchiera, ovviamente.
Ok ma… Ora qual è l’idea?
L’idea è quella di posizionare gli Alfieri in questo modo, in maniera tale che diano scaccomatto…
Ma in questa posizione, con mossa al bianco, in caso di Af6+ il Re avversario scapperebbe…
Perciò, un’idea che ti potrebbe venire in mente è quella di giocare prima Ae6 per coprire la casa di fuga.
Sarebbe una buona idea, se non fosse che la posizione è patta poiché l’avversario non ha mosse legali!
Perciò, quando si ci ritrova in questa situazione, ti ricordo che lo scopo è quello di perdere un tempo con una mossa d’attesa…
Ecco qui che siamo riusciti a dare scaccomatto con i due Alfieri!
Il Re e uno degli Alfieri bloccano le case di fuga, l’altro Alfiere ha il compito di dare scaccomatto sulla lunga diagonale!
Hai visto come ogni pezzo svolge il suo compito?
Riassumendo…
- Posizionare i due Alfieri in maniera tale da creare una barriera al Re avversario.
- Restringere sempre di più questa barriera e, con l’aiuto del proprio Re, coprire la casa di fuga che ha lasciato l’Alfiere mosso.
- Una volta ristretta questa barriera, togliere piano piano ogni casa al Re controllandole con gli Alfieri.
- Ricordarsi sempre di avvicinare il proprio Re.
- Arrivare nella situazione in cui il Re avversario abbia solo due case su cui muoversi, e nel mentre posizionare il proprio Re a salto di Cavallo con il Re avversario.
- Con un Alfiere controllare la casa di fuga e con l’altro dare scacco matto sulla lunga diagonale, ricordandosi di fare delle mosse d’attesa se necessario.
Conclusioni
Ottimo, d’ora in poi hai le conoscenze per riuscire a dare scaccomatto con i due alfieri.
Ti ricordo che questo finale è quasi impossibile che ti capiti, tuttavia è bene impararlo per una questione di comprensione su come coordinare bene i propri pezzi (skill applicabile nel mediogioco).
Un altro finale che è bene imparare per questo motivo, è il finale con Alfiere e Cavallo.
Ecco qui l’articolo dedicato: “come dare scaccomatto con Alfiere e Cavallo”.
E come sempre… La pratica rende perfetti!
Perciò, il mio consiglio è quello di allenarti online un po’ di volte per interiorizzare bene i concetti che hai imparato oggi!
Come farlo?
Te lo spiego in questo articolo: “come giocare contro il computer”.
Oppure, perché no, potresti pensare di allenarti con un amico!
Questa è un’opzione interessante da considerare, e se il tuo amico non è ancora familiare con questo scaccomatto, potresti cogliere l’occasione per insegnarglielo.
In questo modo ci sarà una conferma della tua conoscenza su questo finale, e sarà anche un bel ripasso.
Detto ciò, io ti saluto e non dimenticare di tornare presto, qui, su Mattoscacco.com!
Ciao Christian,
ottimo video su un matto che oltre ad essere istruttivo per il finale lo è anche per il mediogioco.
Infatti aiuta a capire come far collaborare i pezzi tra loro.
Spiegazione chiara.
Bravo veramente!
p.s.
sarebbe utile allo stesso fine anche quello
( re+cavallo+alfiere re)
Ciao Angelo! Grazie mille! Si si , credo di farlo al più presto! Anche se è leggermente più complicato, però lo farò! 😉
Bravo Christian! Il matto con gli Alfieri mi mancava proprio… Ottimo video!
Ciao e buon lavoro!
A proposito di filmati su vari argomenti scacchistici (fra cui il finale richiesto cavallo+alfiere vs. re solitario), ti segnalo un canale youtube con al momento ben 105 filmati caricati:
http://www.youtube.com/user/thechesswebsite
Ovviamente tutto in inglese, ma non serve tanta comprensione della lingua quando si guardano i filmati, soprattutto sui finali.
Ricordiamoci che Fischer ai suoi tempi imparò abbastanza russo da poter sfruttare i libri sovietici contro la “macchina da guerra” (fredda) scacchistica che li produceva…