Il valore dei pezzi

Come ben saprai, i pezzi che hai a disposizione si distinguono in base al tipo di movimento che possono compiere sulla scacchiera e in base alle caselle che riescono a controllare.
Ogni pezzo quindi ha un certo raggio di azione e al momento opportuno può essere scambiato con un pezzo dello schieramento avversario tramite una cattura.
Ma per capire se uno scambio è conveniente o meno è bene attribuire un qualche tipo di valore a ogni tipologia di pezzo in modo da quantificarne l’importanza.

Quanto valgono i Pezzi?

Su questo tema ci sono spesso pensieri contrastanti, il che indica che non esiste di fatto un valore universale che si può attribuire sempre a ogni pezzo, tuttavia andrò a mostrarti il sistema più semplice e utilizzato per quantificare questo valore.

  • PEDONE  👉      1 Punto
  • CAVALLO 👉      3 Punti
  • ALFIERE 👉      3 Punti
  • TORRE   👉      5 Punti
  • DONNA 👉       9 Punti

Ok, da qui abbiamo una buona base di partenza che ci permette in maniera facile e veloce di capire se uno scambio conviene o meno, per esempio perdere un Cavallo per mangiare una Torre è uno scambio vantaggioso perché una Torre vale 5 Punti mentre un Cavallo ne vale soltanto 3.
Allo stesso modo, mangiare due Torri in cambio della Donna è altrettanto vantaggioso perché le due Torri insieme valgono 10 Punti, mentre la sola Donna ne vale 9.

Il Valore Assoluto e Valore Relativo dei Pezzi

Quando si parla di valore dei pezzi è bene fare una opportuna distinzione dal valore strettamente legato al pezzo in quanto tale e il valore del pezzo in base alla posizione raggiunta sulla scacchiera.
Infatti, sebbene un Pedone valga soltanto 1 Punto, se esso è vicino a una casa di promozione o semplicemente passato acquisirà maggiore importanza.

Questo concetto spesso crea confusione perché implica al momento del cambio di pezzi una seconda variabile, non è più dunque da chiedersi solo quale dei pezzi valga numericamente di più ma anche quale pezzo sia più forte in quella determinata posizione sulla scacchiera.

Per apprendere meglio quanto detto vediamo qualche esempio.

In questa posizione se si scambia l’Alfiere con il Cavallo sembrerebbe un cambio di pezzi perfettamente equo perché sia il Cavallo che l’Alfiere valgono 3 Punti. In realtà come accennavo pocanzi, è bene guardare anche la posizione quando si valuta uno scambio di pezzi. Nello specifico questa è una posizione di “gioco chiuso”, pertanto il Cavallo risulta più forte dell’Alfiere perché è libero di saltare i pezzi avversari mentre l’Alfiere rimane chiuso dalle catene pedonali. Quindi in questa posizione l’Alfiere vale meno del Cavallo e lo scambio risulta essere vantaggioso per il Bianco.

In questa posizione invece ci troviamo nella casistica opposta a prima.

Anche qui si sta valutando l’idea di cambiare due pezzi di pari valore e quindi per capire se è una valida possibilità si deve osservare la posizione. Si nota subito che se prima eravamo in una posizione di gioco chiuso, adesso siamo in una posizione di “gioco aperto” e in questi tipi di situazione gli Alfieri tendono a essere più versatili e forti dei Cavalli. La motivazione è semplice, mentre gli Alfieri sono liberi di muoversi sulle diagonali grazie alla assenza di grandi catene pedonali, i Cavalli devono perdere molti tempi per potersi spostare da un lato all’altro della scacchiera e quindi risultano pezzi più deboli.  Alla luce di queste considerazioni è lampante il fatto che cambiare il Cavallo per l’Alfiere sia la scelta più logica!

In quest’altro esempio ci troviamo con due Pedoni e un Cavallo (valore totale 5 Punti) contro ben due Torri (valore totale 10 Punti), per cui sembra che siamo in netto svantaggio materiale. Tuttavia i nostri due Pedoni, è vero che valgono 1 Punto ciascuno, ma è altrettanto vero che sono vicinissimi alle case di promozione e si sostengono a vicenda.

Il Nero quindi non può assolutamente ignorare la cosa e nonostante il vantaggio di materiale è costretto a sacrificare le Torri sui Pedoni e alla fine della combinazione il giocatore che si trova in vantaggio è proprio il Bianco!

Valutare la Posizione

Abbiamo visto quindi che il valore dei pezzi va quantificato in primo luogo identificando il pezzo come tale (per farlo possiamo prendere come riferimento l’elenco a inizio articolo) e in secondo luogo in base alla posizione raggiunta sulla scacchiera, ma è importante riuscire a fare entrambe queste valutazioni per riuscire a stabilire in maniera quanto più precisa se un cambio di pezzi è conveniente o no!

Ci tengo a precisare che non è raro trovare altri schemi di valutazione o tabelle di valore per i pezzi, tuttavia spesso usano notazioni con numeri decimali e durante una partita risulta scomodo farsi in testa i conti, specialmente se si ha poco tempo sull’orologio, per cui consiglio sempre di prendere come riferimento i valori sopra citati per una maggiore praticità di calcolo e comprensione.

 

1 commento

  1. darkpowa95

    Ciao @Christian,
    come al solito un altro bellissimo articolo per il tuo blog scacchistico che ho letto. In realtà vorrei qui chiederti una cosa: sul libro “Lezione di Scacchi di J.Averbach e M.Bejlin 3°Edizione” c’è scritto che il P = 1; T=5; C=3; [b]A=3[/b]; D=9 … come mai tu indichi l’Alfiere con 3.25? E poi sul libro c’è scritto che il valore dei pezzi, che tu chiami “punti” sono in confronto al pedone che vale 1 …. è l’Unita Base insomma! Chi ha ragione tra i due?

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