Introduzione alla difesa Est-indiana

Una delle aperture più conosciute, e anche una delle più giocate (anche ad alti livelli), è sicuramente la difesa Est-indiana.

Giocata da ben che meno che dal super grande maestro Hikaru Nakamura, la difesa Est-indiana è considerata un’apertura ipermoderna ed è giocata non per pattare ma per chi vuole vincere.

“Ma come? C’è chi gioca a scacchi senza l’idea di vincere?”

Beh, sicuramente il mio consiglio è quello di giocare a scacchi con l’idea di vincere.

Tuttavia, quando si ci ritrova a giocare con un avversario molto più forte, dove le probabilità di vincere sono basse, è bene cambiare assetto di gioco per diminuire la possibilità di perdere e aumentare, almeno, quelle di patta.

Se vuoi scoprire di più su ciò, ti consiglio di vedere questo articolo: “come giocare contro i giocatori più forti”.

Inoltre, quando ti ritrovi in questa situazione, un’apertura che ti consiglio vivamente di giocare per non correre rischi e aumentare le probabilità di patta, è la Difesa Stonewall. Dagli un occhio!

Ma tornando a noi, se sei un giocatore super aggressivo con una voglia pazza di vincere, la difesa Est-indiana fa sicuramente al caso tuo!

Mettiti comodo! In questo articolo ti porterò alla scoperta di questa fantastica apertura!

Mosse caratteristiche

Dopo le spinte di pedone d4 e c4 del bianco, e dopo aver sviluppato il cavallo in f6, con la mossa g6 si dà inizio alla difesa Est-indiana.

L’idea è quella di fianchettare l’alfiere in g7, rendendolo molto forte sulla lunga diagonale.

Il fatto di fianchettare l’alfiere è un’ottima idea in generale.

Infatti, gli alfieri hanno una forza particolare che emerge soprattutto in posizioni aperte, a differenza dei cavalli ad esempio. Ciò è dovuto al fatto che gli alfieri hanno un ampio raggio d’azione e coprendo la lunga diagonale, sicuramente la loro forza si farà sentire maggiormente!

Inoltre, in g7, l’alfiere svolge un ottimo compito difensivo dopo l’arrocco!

Ecco perché questa scelta è molto buona!

Ma vediamo come, di solito, si sviluppa la partita…

La mossa Cc3 da parte del bianco è molto utile perché sostiene la prossima spinta di pedone: e4.

A questo punto, per evitare che l’avversario prenda troppo spazio al centro con i suoi pedoni, un’ottima idea è quella di giocare la spinta d6.

In questo modo si limitano possibili avanzate di pedone.

Dopo ad esempio…

Il nero si ritrova con una buona posizione, in quanto ha già messo il re al sicuro. Tuttavia, è bene contrattaccare il fortissimo centro del bianco…

Contrattaccare il centro vuol dire semplicemente lottare per esso tramite le spinte di rottura.

“Non sai cosa sono le spinte di rottura?”

Beh, semplicemente è quando un pedone arriva a contatto con un pedone dell’avversario.

E ti dirò di più…

Le spinte di rottura sono spesso alla base di un piano di gioco!

Per scoprire di più su questo argomento, ti invito vivamente alla lettura di questo articolo: “come creare piani di gioco a scacchi”.

Tornando a noi, per lottare contro il centro nella difesa Est-indiana, le due mosse caratteristiche della posizione sono e5 e c5:

Vediamo come si può sviluppare la partita…

Attenzione, ti svelo un segreto…

I pedoni ti indicano dove attaccare!

“Ok ma… In che senso?”

Ci tengo a precisarti che la struttura pedonale, a scacchi, è un fattore molto determinante sul futuro della partita!

Uno dei trucchi spiegati all’interno dell’articolo “cose che non sai sui pedoni a scacchi”, dice proprio questo!

Ciò significa che devi immaginare i pedoni come una freccia. Ad esempio, nella posizione dell’Est-indiana

I pedoni indicano sul lato di re.

Essi ci suggeriscono dove andare ad attaccare.

Quindi, in sintesi…

Il piano principale nella difesa Est-indiana è quello di attaccare sul lato di re. Se si fa riferimento al fatto che, spesso, i piani sono basati su una spinta di rottura, in questa posizione la mossa candidata è sicuramente la spinta in f5!

Dopo aver spostato il cavallo da f6, e con il supporto del pedone “g”, si può dare inizio a un attacco davvero niente male!

Questa spinta in f5 è da tenere bene a mente, anche perché la sua efficacia è data dal numeroso supporto dei pezzi del nero:

Dall’altra parte, il piano del tuo avversario sarà quello di attaccare sul lato di donna.

“La spinta di rottura di questo piano?”

C5!

Dopo queste considerazioni potresti dirmi…

“Io attaccherò sul lato dove c’è il suo re, perciò avrò sicuramente la meglio!”

Purtroppo, o per fortuna, la situazione non è proprio così! Bisogna stare comunque molto attenti, perché anche gli attacchi sul lato di donna possono essere veramente pericolosi da far perdere la partita!

Continuazioni per il bianco

In questa posizione, ci sono 3 varianti principali: Ce1, Cd2 e b4:

Ecco le possibili continuazioni!

Ce1

L’idea per il bianco, con questa mossa, è di portare il cavallo in d3 per supportare la spinta di rottura c5:

È molto interessante notare come il nero stia proseguendo il piano tramite il suo attacco.

Inoltre, l’idea di Af8 sta nel fatto di liberare la casa g7 per la torre!

Perché dopo Tg7, h5, Ch4 e g4, si ha un attacco davvero forte!

Cd2

Il piano è praticamente lo stesso…

Ecco che si raggiunge una posizione simile con le idee di prima.

È bene notare come, sulla spinta del bianco in f3, l’idea è quella di spingere il pedone in f4.

Così facendo si cerca di aggredire l’arrocco avversario in maniera efficace.

B4

Questa mossa ha ovviamente lo scopo di supportare la spinta in c5.

Avendo spinto noi il pedone in c5, il lato di donna è stato bloccato. In questa maniera si neutralizza un po’ il piano dell’avversario.

L’idea ora rimane quella di prima: giocare Ce8 ed f5

Ottimo, in conclusione queste sono le posizioni che più si giocano quando la difesa Est-indiana entra in azione!

Ma ti svelo un altro segreto!

Nell’Accademia di Mattoscacco puoi avere la possibilità di accedere a un fantastico videocorso dedicato interamente alla difesa Est-indiana.

Questo videocorso è a cura del grande maestro italiano Danyyil Dvirnyy!

Io, fossi in te, non me lo farei assolutamente scappare! Ecco a te anche un’anteprima di questo videocorso:

Inoltre, per scoprire come giocare contro questa difesa, ti invito alla lettura di questo articolo: “come giocare contro la difesa Est-indiana”.

Ciao e alla prossima!

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