In questo articolo voglio darti una serie di suggerimenti fondamentali da tenere sempre a mente durante le tue partite. Sono quei principi di scacchi che faranno la differenza fra vincere o perdere una partita.
L’intuito e la pratica scacchistica sono molto importanti. Allo stesso modo, è importante anche la conoscenza della teoria e dei principi. Sei pronto a scoprire i più importanti?
Gioca in modo Aggressivo ma Solido
Hai mai visto la partita moderna di un Grande Maestro? Se la risposta è “sì” allora la mia seconda domanda è: “come giocano?”
Risposta: solidi!
I Grandi Maestri di scacchi non si prendono rischi inutili. Si addentrano in varianti complesse solo quando sono certi di avere un vantaggio. Non si “buttano nella mischia” sperando che venga fuori qualcosa.
Sono solidi. Cercano di non creare debolezze all’interno del proprio schieramento, cercano di tenere una sana struttura pedonale e hanno tutti i propri pezzi difesi. Evitano come la morte i “pezzi sospesi“.
Essere solido significa non prendersi rischi inutili. Ecco l’esempio di un gioco aggressivo ma senza solidità:
In questa partita il Bianco si è fiondato alla riscossa catturando la Torre in h8 del Nero. Ben presto, però, si è ritrovato con seri problemi difensivi, tant’è che ha ricevuto lo scacco matto alla mossa 11.
Ogni Mossa deve avere Senso
Quando muovi un qualsiasi pezzo sulla scacchiera, devi assicurarti che questa mossa abbia un senso. Non muovere senza un senso. Devi avere un piano ben preciso. Sempre. Se fatichi a creare piani di gioco, allora ti consiglio vivamente di dare un’occhiata al corso completo Piano Vincente.
Alcuni giocatori amano portare in attacco i propri pezzi solo per il gusto di farlo. In realtà non hanno in mente nulla ma credono che portare in avanti i propri pezzi sia una cosa buona da fare.
Guarda la posizione qui sotto e guarda il modo sconsiderato del Nero di giocare:
Il nero avrebbe avuto molte altre mosse sensate come per esempio la spinta del pedone e7-e6 per sviluppare l’Alfiere e arroccare. Invece ha preferito portare il Cavallo f6 in attacco. Tuttavia è un attacco a vuoto.
Quel Cavallo può “fare paura” da e4 ma concretamente non fa nulla. Anzi, come hai potuto vedere, è facilmente scacciabile dai pezzi del Bianco, come per esempio con la spinta del pedone f2-f3. Grazie a questa spinta, il Cavallo Nero deve ritirarsi e il Bianco ha rafforzato il suo centro gratuitamente. Ora il Bianco è pronto per preparare la spinta di rottura e3-e4.
Chiediti sempre il Significato dell’Ultima mossa dell’Avversario
Qualsiasi sia il livello del tuo avversario, devi considerarlo come un grande maestro. Devi temere e considerare ogni sua singola mossa.
Ti basterà tralasciare una mossa semplice per venire travolto dal tuo avversario.
Anche le mosse più ovvie, quelle più scontate, hanno sempre un chiaro senso. Voglio ora mostrarti questa posizione tratta da una mia partita di torneo:
La cattura di Donna Dxd3 pareva così sensata e spontanea e invece… il Nero mi aveva preparato una bella trappola. Se avessi catturato, il Nero aveva una combinazione che gli avrebbe permesso di raggiungere la parità.
Invece, dando estrema attenzione ad ogni mossa, sono riuscito a evitare tutto questo grazie alla mossa 24. Te3! Ora il Nero non ha trucchetti in vista poiché la Torre è ora difesa dall’Alfiere in c1.
Mi raccomando: occhi sempre bene aperti!
Rispondi alle minacce con delle Contro minacce
Il gioco degli scacchi è fatto di minacce. Noi cerchiamo di minacciare i pezzi avversari e l’avversario cerca di minacciare nostri pezzi.
I giocatori meno esperti, quando vengono attaccati, tendono a fuggire. Tuttavia, oltre a fuggire, esiste anche l’opzione del contrattacco, ossia fuggiamo cercando di creare a nostra volta una minaccia.
Non giocare mai passivamente. Ricordati che chi si difende solamente a scacchi è destinato a perdere e a venire travolto velocemente.
È bene ricordarsi di contrattaccare. Ogni mossa deve essere una minaccia. Le minacce servono a creare pressione sulla scacchiera (e pressione psicologica). Un giocatore che giocherà molte mosse sotto pressione, finirà per commettere mosse sbagliate.
Questa è la componente umana che non è mai da sottovalutare.
Mantieni il controllo delle Colonne
Si dice sempre di posizionare le Torri su colonne aperte. Ma cosa succede quando il nostro avversario posiziona anche le sue e le torri iniziano a “guardarsi”? Ci saranno dei cambi… e poi?
Guarda questa posizione, mossa al Bianco:
Il Bianco deve decidere se catturare la Torre del Nero in c8, spostare la Torre c1 oppure… raddoppiare le Torri con 1.Tdc2!
Pensaci, se il Bianco gioca 1.Txc8 poi è il Nero a giocare 1…Txc8 e si ritrova a controllare la colonna “c”. Perché regalare il controllo di una colonna al nostro avversario? È meglio evitare in tutti i casi e giocare per il raddoppio.
Ora, una volta raddoppiato le Torri, siamo noi ad avere il controllo. Seguimi:
1.Tdc2 Txc2 2.Txc2 e ci ritroviamo con la Torre lungo la colonna “c”. Facile, no?
Scopri come giocare i finali di Torre.
Non Fare mosse di Pedone senza ragione
Uno dei modi migliori per iniziare una partita di scacchi è spingere i pedoni centrali “e” o “d”. Se nelle primissime mosse è un bene muovere i pedoni, in quelle successive devi fare attenzione. Hai bisogno di portare in gioco tutto il tuo esercito e arroccare il prima possibile.
Ricordati che ogni spinta di pedone comporta una debolezza. Muovere pedoni senza un buon motivo comporterà solo una perdita di tempo. Ricordati che in apertura è fondamentale non perdere tempi. Gioca in modo preciso ed evita di regalare la partita al tuo avversario sin dalle prime mosse.
La partita che ti mostro è stata giocata fra due giocatori professionisti:
Il Nero ha commesso subito una grave imprecisione sin dalla seconda mossa violando uno dei principi fondamentali degli scacchi, ossia: non aprire più diagonali allo stesso Alfiere.
Infatti, a seguito della mossa 2…g6 la valutazione del motore scacchistico è di ben +2!
Sarebbe stata molto più sensata una mossa spontanea come 2…Cc6 che sviluppa anche il Cavallo dell’ala di Donna.
Dunque… niente mosse di pedoni che non sono necessarie, ok?
Cerca di Sviluppare i Tuoi Alfieri Prima di Bloccarli con i pedoni Centrali
Possibilmente, sarebbe sempre meglio spingere i pedoni centrali “e” e “d” di due case. Talvolta questo non è possibile (soprattutto da Neri) ma dobbiamo fare attenzione a non lasciare i nostri Alfieri intrappolati all’interno della nostra struttura di pedoni.
Guarda questo esempio:
Il Nero utilizza la Difesa Philidor, una difesa altamente rischiosa che viola questo principio. Per colpa di questa spinta di pedone in d6, il Nero gioca con l’Alfiere camposcuro tappato e questo può portare a spiacevoli conseguenze.
Di norma, il Nero cerca di fare sviluppare un Alfiere sulla sua diagonale naturale e l’altro, invece, va in fianchetto. In questo caso però, il Nero non potrà spingere il pedone g7-g6 per via del fatto che l’Alfiere camposcuro ha già dove svilupparsi, ossia la casa e7.
Ricordati di non aprire mai (nei limiti del possibile), due diagonali ad un Alfiere poiché questo comporta sempre degli indebolimenti strutturali nella posizione.
Evita le Minacce Inutili
È vero che in apertura occorre sviluppare i propri pezzi rapidamente, ma è anche vero che non bisogna svilupparli in case dove possono creare minacce inutili. Esistono minacce e minacce.
Le minacce inutili sono quelle facilmente parabili dal nostro avversario e che nel difendersi gli danno anche un discreto vantaggio.
Vuoi un esempio di minaccia inutile? Eccola qui:
Il Bianco ha tirato fuori il suo Alfiere alla terza mossa con l’idea di dare Scacco al Re avversario. È una minaccia ma è una minaccia di poco conto. Inoltre è anche deleteria per noi nel senso che il Nero, grazie alla nostra mossa, può spingere il pedone in c6, attaccando il nostro Alfiere che dovrà perdere un ulteriore tempo per spostarsi.
Tra i tanti principi e le regole da ricordarsi, c’è quella di evitare di muovere lo stesso pezzo in apertura più volte. In questo caso l’Alfiere sta continuando ad andare avanti e indietro per la scacchiera, minacciato dai pezzi del Nero.
È un po’ quello che accade nella difesa Alekhine, dove il Nero continua a portare in giro il suo Cavallo di Re a seguite delle costanti minacce del Bianco.
Sviluppa un pezzo con i Cambi
Quando catturiamo un Alfiere e perdiamo un Alfiere, si dice che c’è stato un cambio. Nessuno ci ha guadagnato nulla. Cambiare i pezzi serve per alleggerire la posizione o per entrare più velocemente in una fase successiva del gioco (mediogioco o finale).
Che i pezzi vadano sviluppati è ovvio. Meno ovvio è sviluppare un pezzo con una cattura. Diamo un’occhiata a questo diagramma:
Il Nero piazza subito un Cavallo a bordo scacchiera che è immediatamente catturabile dell’Alfiere del Bianco in c1 che potrebbe svilupparsi con cattura. A seguito della cattura il Nero dovrà perdere un tempo per ricatturare, oltre che avere una struttura pedonale devastata.
L’idea è dunque la seguente: se comunque l’Alfiere lo devo sviluppare… perché non farlo con una cattura? In questo modo avrà un guadagno di tempo!
Dopo L’arrocco, Non muovere i Pedoni
Si dice sempre che un pedone dell’arrocco si può muovere ma due pedoni creano una debolezza. I pedoni dell’arrocco, ossia quelli “f”, “g” e “h”, dovrebbero stare idealmente nelle loro case di partenza poiché ogni spinta di questi pedoni provoca degli indebolimenti.
Indebolire significa non controllare le case con i propri pedoni.
Guarda questo diagramma:
Il Nero ha appena spinto il pedone azzurro da g7 a g6. Questo provoca indebolimenti sulla case scure evidenziate in Rosso, ossia la casa f6 e h6.
Ecco perché bisogna prestare molta attenzione alle spinte dei pedoni dell’arrocco. Grazie a queste spinte, l’avversario potrà progettare gli Assalti al Re.
Ottimoi consigli
Ottima presentazione!! Complimenti
Grazie poche ma utilissime regole . Che bisogna imparare a memoria