Molte partite di Karpov seguono piani strategici talmente chiari e lineari da sembrare semplici. Nella seguente partita egli lotta dapprima per il controllo e la vantaggiosa occupazione della casella d5, poi per l’apertura di colonne per le sue torri e, alla fine, per dare matto al Re nero, con successo.
Ma si tratta di uno stile solo apparentemente facile: di grande valore artistico, è senza dubbio chiaro e rigoroso, paragonabile alla trasparenza e alla durezza di un diamante. Ecco le prime mosse:
Karpov – Mecking
1. e4 c5 2. Cf3 d6 3. d4 cxd4
La difesa siciliana, abituale per Mecking, il fuoriclasse brasiliano che ha dominato la scena scacchistica a cavallo degli anni 1960-70, segna l’inizio della partita.
4. Cxd4 Cf6 5. Cc3 a6 6. Ae2
Viene impostata così la “variante Najdorf”, difesa prediletta da altri celebri campioni, tra i quali sicuramente vanno citati Bobby Fischer e Garry Kasparov. Questa mossa d’Alfiere, apparentemente più modesta (ma non necessariamente meno efficace) di 6. Ac4 o 6. Ag5, per esempio, è da sempre la favorita di Karpov in questa posizione:
6. … e5 7. Cb3 Ae6 8. f4 Dc7 9. a4 Cc6 10. f5 Axb3 11. cxb3 Db6 12. Ag5 Ae7 13. Axf6 Axf6 14. Cd5 Da5+ 15. Dd2 Dxd2+ 16. Rxd2 Ag5+ 17. Rd3
Cambiate le Donne, non vi è pericolo per il Re Bianco, malgrado sia rimasto al centro. Ora sono le torri quelle che possono avere grande importanza, ma in questa partita solo le torri bianche giungeranno a essere altamente efficaci.
17. … 0-0 18. h4 Ad8 19. Tac1 a5 20. Rd2 Tb8 21. g4 Cb4 22. Ac4 Cxd5 23. Axd5 g6 24. fxg6 hxg6 25. Rd3 Rg7 26. h5 Ab6 27. Th3 Ac5 28. Tf1
Le Torri bianche potranno raddoppiarsi tanto sulla colonna “f” quanto su quella “h”, allo scopo di potere pervenire con una di essere alla settima traversa.
28. … f6 29. hxg6 Rxg6 30. Tfh1 Tbe8 31. Th7 Rg5 32. Re2 Rf4 33. T1h3 Ad4
Se il Nero avesse giocato 33. … Rxg4, sarebbe seguito 34. Th1, minacciando 35. Tg+ e 36. Tf1#
34. Tg7
Giunto a questo punto, il Nero si arrende, poiché si rende conto di non poter più evitare 35. Tf3#
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