CATEGORIA: Principianti

L’Arrocco è sia Attacco Che Difesa – Come Attaccare a Scacchi

Gli scacchi sono come la vita. O li domini o vieni dominato.

Sarebbe bello un mondo dove tutto funzionasse in modo logico, etico e corretto ma non è così. Devi continuamente combattere per fare valere i tuoi diritti, devi continuamente alzare la voce per ottenere ciò che ti spetta e devi essere sempre sul “chi va là” per evitare le fregature che cercano di propinarci ogni singolo giorno.

La vita è una lotta e gli scacchi non sono da meno.

È una lotta fra menti. Ad ogni passo devi assicurarti di andare verso la giusta direzione ma soprattutto non devi permettere che l’altro possa assediarti. Se continui ad andare per la tua strada senza considerare tutti gli altri fattori, presto finirai per soccombere.

La vita stessa ci insegna questa lezione. Qualcuno diceva che la vita sono gli imprevisti che ti capitano lungo il tuo tragitto.  Avere un piano che ti porti dal punto A a quello B è fondamentale ma altrettanto fondamentale è riuscire a cambiare piano se ti accorgi che le cose non stanno andando come immaginavi.

La duttilità è quello che ti serve. Sto parlando di duttilità mentale, ossia quell’abilità che ti permetterà di non affezionarti troppo alle idee che hai preso in principio ma di cambiarle e adattarle al corso degli eventi.

Proprio in questo risiede l’intelligenza ed è proprio questo tipo di apertura mentale che porta lo scacchista ad essere un giocare di buon livello.

L’Attacco è la tua sola Arma di Vittoria

Ricordo che parecchi anni fa mi iscrissi ad un corso di Boxe. Feci qualche lezione ma presto capii che non faceva per me. Negli incontri di allenamento (lo sparring) mi ritrovavo sempre in difficoltà. Nemmeno il tempo di “studiare l’avversario” che avevo già incassato il primo colpo, poi il secondo, il terzo e così via.

Oltre ad avere un bell’occhio nero, quello che imparai da quest’esperienza è stato che vince chi attacca per primo.

Mettici un po’ l’effetto sorpresa, mettici un po’ l’aspetto psicologico di chi deve difendersi e… boom! Voglio mostrarti questa partita che ho recentemente giocato online. È una partita ad 1 minuto a testa, nulla di serio insomma, però nel suo piccolo penso che riconfermi quanto detto:

Hai visto? Alla mossa 10 il mio avversario sacrifica un pezzo. Il sacrificio è praticamente e teoricamente scorretto ma alla fine, data una difesa non corretta, riesce ad avere la meglio. Ancora una volta l’effetto sorpresa e la pressione psicologica che è in grado di fare un sacrificio di questo tipo è incredibile.

Dunque attaccare è il modo migliore per condurre una partita. Certo, non in tutte le partite sarà possibile compiere sacrifici monumentali ma è bene riuscire ad essere aggressivi quando ce n’è bisogno.

D’altro lato, un tipo di gioco difensivo non ha nulla di promettente da offrire al giocatore che lo pratica. L’unica chances sta nello sperare che l’avversario sbagli l’attacco. Ma come potrai ben intuire… sperare non è una strategia.

Attaccare l’arrocco dell’avversario

Abbiamo già parlato diverse volte di quanto l’arrocco sia un importante mezzo difensivo. Oggi però voglio portarti all’attenzione anche però l’altro lato della luna. L’arrocco può essere anche un’ottima arma offensiva soprattutto quando parliamo di arrocco lungo.

Grazie ad esso, infatti, la Torre si posiziona su di una colonna centrale ed è già pronta a fare fuoco contro i pezzi avversari. Mentre, nel caso di arrocco corto, il giocatore deve spendere una mossa per rimuovere la torre dalla colonna “f” e portarla così in quella centrale “e”.

Ma in che modo l’arrocco lungo può essere uno strumento offensivo?

Soprattutto in casi di arrocchi eterogenei, ossia quando un giocatore arrocca corto e l’altro lungo e viceversa. Ce ne dà un’importante dimostrazione il Maestro Internazionale di scacchi Fabrizio Bellia in questo video:

Assediare il Re nemico in una partita di Scacchi

  • Ma come faccio a sapere qual è il momento per cominciare un attacco? 
  • Se è il momento sbagliato come lo so?
  • Se è quello giusto?
  • Quanti pezzi devo avere per attaccare?

Bene, cerchiamo di rispondere a queste domande nel modo migliore. Potrei partire col dire che ci sono dei segnali d’attacco che è bene che tu conosca. Quando vedrai tali segnali si dovrà accendere un te una lampadina che ti dirà “oh, guarda che è il momento di fare scoppiare i fuochi d’artificio!”

Ma come faccio a sapere qual è il momento per cominciare un attacco? 

La risposta a questa domanda la puoi avere in base ad una serie di elementi della posizione. Ecco quali sono i segnali d’attacco:

  • Il Re avversario è ancora al Centro e dunque non ha arroccato;
  • Il tuo avversario è in ritardo di sviluppo;
  • Il tuo avversario ha una pessima struttura pedonale in prossimità del proprio arrocco;
  • Il tuo avversario non ha il Cavallo f6 (se è nero) o f3 (se è bianco) che difende l’arrocco;
  • Il tuo avversario ha la maggior parte dei propri pezzi su un’ala della scacchiera.

Tutti questi sono dei segnali d’attacco.  Guarda questa posizione:

attaccare-scacchi

Facciamo insieme due chiacchiere sulla posizione del Re nero.

3 pedoni dell’arrocco sono stati tutti mossi. Anzi, il pedone “f” non esiste più quindi la difesa dell’arrocco risulta compromessa.  Il Cavallo in f6 non c’è più. Si trova in e8, una posizione assolutamente passiva. Tutti gli altri pezzi (Regina, Alfieri, Cavallo c6 e Torre a8) fanno fatica a mobilitarsi verso l’ala di Re poiché si ritrovano imbottigliati nel traffico. E per finire in bellezza… la colonna “h” è un’autostrada per le Torri del Bianco. Come potrà mai andare a finire? Ti mostro qui l’intera partita:

Come vedi attaccare è un’arte. Non è una cosa che si può fare “a sentimento” ma c’è bisogno di tanta preparazione teorica. Se desideri incrementare le tue conoscenze sull’attacco allora ti consiglio di approfondire all’interno del corso Assedio al Re a cura del Maestro Internazionale Fabrizio Bellia. Alla prossima!

5 Commenti

  1. Marco

    Ottima videolezione Christian. Seguo mattoscacco da qualche settimana e devo dire che è proprio ben fatto.
    Colgo l’occasione per augurare un felice 2011 a tutti i frequentatori del sito.

    Rispondi
  2. Kasper

    Cerco sempre di arroccare il prima possibile (a meno che non giochi l’Ippopotamo!) anche se qualcuno (non ricordo chi) ha detto: “Non dare troppo presto al nemico l’indirizzo dove bussare”. Approfitto per augurare un felice 2011 allo staff e a tutti gli utenti del sito. Buon Anno!

    Rispondi
  3. Christian

    Grazie mille ragazzi, siete mitici 😀 Auguroni per un felice 2011, e che tutti noi possiamo diventare “candidato maestro”! 😀 😀

    Un saluto!

    Christian

    Rispondi
    • Christian

      buon anno anche a te Andrea!

      Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Come posso aiutarti?