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Quando a scacchi è patta

Ti è mai capitato di rimanere a bocca aperta davanti a una partita di scacchi che sembrava tirata per le lunghe, senza un chiaro vincitore?

Gli scacchi, a differenza di molti altri giochi, non offrono solamente la possibilità di una vittoria netta o di una sconfitta schiacciante. Esiste un terzo esito possibile, a volte dimenticato, ma altrettanto affascinante: la patta, il pareggio.

La percentuale di partite che finiscono in parità è relativamente bassa, soprattutto a livelli non professionali. Ma quando entriamo nel mondo dei grandi maestri, la frequenza delle partite in parità sale notevolmente.

La ragione? Semplice: la forza di questi giocatori è talmente alta che la partita si stabilizza in un equilibrio quasi perfetto. Eppure, nonostante ciò, le partite che finiscono in parità rappresentano ancora una percentuale piuttosto bassa dell’intero panorama scacchistico.

Nei tornei, una partita pari viene assegnata a mezzo punto a testa tra i due giocatori. Un concetto che può sembrare strano a chi è abituato a pensare al gioco degli scacchi in termini di “tutto o niente”, ma che ha profonde radici storiche e strategiche.

Pronto a scoprire di più? In questo articolo ti porterò a scoprire quando una partita è patta. Resta qui fino alla fine, poiché in questo modo sarai super preparato a fare un piccolo passo in avanti per quanto riguarda il tuo progresso come scacchista.

Senza perderci in ulteriori chiacchiere, iniziamo subito col primo aspetto che stabilisce una partita pari…

Pezzi insufficienti per dare matto

Qual è l’obiettivo del gioco degli scacchi? Ovviamente riuscire a dare scaccomatto all’avversario.

Questo obiettivo è dato dalla collaborazione dei pezzi, ma cosa succede se non ci sono abbastanza pezzi per riuscire a dare scaccomatto al tuo avversario? La partita finisce in parità!

Perciò è importante capire che non tutte le configurazioni di pezzi sulla scacchiera possono portare a un matto.

Ad esempio, immagina di avere solo il re e un alfiere o un cavallo, mentre il tuo avversario ha solo il re…

In questo caso, non importa quante mosse fai, non riuscirai mai a dare matto al tuo avversario.

Perché? Perché né l’alfiere né il cavallo, solamente col re, possono controllare abbastanza case per creare una situazione di matto. Questo è solo un esempio, ma ci sono molte configurazioni simili.

Ma andiamo a vedere ora quali finali sono patti oppure vinti…

Finali patti:

  • Re contro re e alfiere
  • Re contro re e cavallo
  • Re contro due cavalli (si può impostare la posizione di matto ma nella pratica non è possibile darlo).

Finali vinti:

In queste posizioni sono considerati solo i pezzi nominati, sono esclusi pedoni e qualunque altro pezzo sulla scacchiera.

Prima di proseguire, vorresti avere a disposizione il contenuto perfetto che ti spieghi dalla “a” alla “z” tutte le regole per giocare correttamente a scacchi con informazioni riservate che possono fare la differenza sulla scacchiera?

Ebbene sì, tutto questo è possibile! Dovresti sapere che noi di Mattoscacco siamo da anni focalizzati sull’insegnamento di questo fantastico gioco in Italia.

Proprio per questo motivo abbiamo voluto fondare la prima vera e propria Accademia di scacchi online: la Mattoscacco Academy, grazie alla quale avrai la possibilità di avere accesso a tantissime risorse, incluse tantissime lezioni che ti renderanno uno scacchista migliore.

Ma ti svelo un segreto…

Tutto ciò è realizzato non solo per i giocatori più esperti che vogliono semplicemente migliorare il proprio gioco, ma anche a chi si è appena affacciato a questo fantastico mondo.

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Situazioni di stallo

Un altro caso in cui una partita di scacchi finisce in parità è lo stallo.

Lo stallo si verifica quando un giocatore, al suo turno, non ha alcuna mossa legale da fare, ma il suo re non è sotto scacco. In altre parole, il giocatore è bloccato: non può muovere, ma allo stesso tempo, il suo re è al sicuro. È una situazione paradossale, che porta a una patta immediata.

Ad esempio…

Questa partita, con mossa al nero, finisce in parità.

Potresti dirmi… “Com’è possibile che sia pari? Il bianco ha la donna in più!”

Esatto! Tuttavia, se noti bene, il nero non ha alcuna mossa legale disponibile in quanto l’unico pezzo che si potrebbe muovere è il re. Ma ogni mossa che potrebbe fare l’avversario è illegale, in quanto, come saprai, auto mettersi il re sotto scacco non è assolutamente possibile!

Se non sei molto avvezzo a questa situazione in cui il re non può mettersi da solo sotto scacco, ti consiglio assolutamente di rimediare dando un’occhiata a questo articolo: “Il movimento dei pezzi di scacchi”.

È possibile che tu abbia già sperimentato una situazione di stallo senza rendertene conto. Può accadere, ad esempio, quando hai un vantaggio schiacciante sul tuo avversario, ma non sei in grado di trovare la mossa giusta per dare matto.

Invece di infliggere l’ultimo, devastante colpo, potresti accidentalmente creare una situazione di stallo, proprio come la posizione vista poco fa! Sei mai stato così vicino alla vittoria, solo per vedere la partita finire in un inaspettato pareggio?

Inoltre, ti svelo un segreto…

Lo stallo può essere utilizzato a proprio vantaggio in una partita completamente persa! Ad esempio…

Questa posizione sembra completamente persa, in quanto l’avversario ha un vantaggio di materiale che su cui non si può discutere!

Tuttavia, c’è una mossa spettacolare che forza l’avversario al pareggio, impedendogli di vincere! Riesci a vedere questa mossa?

Intanto che ci pensi, ti consiglio assolutamente la visione di questo video per comprendere a fondo la differenza tra scaccomatto e stallo!

Tornando a noi, la mossa spettacolare che ha a disposizione il bianco è Dg7+!

A questo punto, l’avversario è obbligato a catturare poiché non ci sarebbero altre mosse legali…

E la partita finisce in parità per via dello stallo, in quanto il bianco non ha più mosse legali: la torre è bloccata, così come i pedoni, e il re non ha case disponibili

Bello vero? Prima di continuare, ecco a te un video molto interessante. Sono sicuro ti piacerà!

Andiamo a vedere ora un’altra situazione in cui una partita di scacchi può finire in parità…

Regola delle 50 mosse

La regola delle 50 mosse stabilisce che se in una partita non viene effettuata alcuna cattura di pedone e nessuna mossa di pedone viene effettuata per 50 mosse consecutive da entrambi i giocatori, la partita è dichiarata patta.

Questa regola è stata introdotta per evitare partite interminabili e promuovere un gioco più dinamico.

Ad esempio…

Come puoi aver notato da questa partita, una volta che è stata effettuata l’ultima spinta di pedone è iniziato il conteggio delle 50 mosse.

Una volta raggiunta questa quantità di mosse, la partita è stata automaticamente definita patta. Se alla 49 esima mossa un pedone viene mosso, il conteggio si azzera e ripartirà dall’inizio.

Come viene stabilita la patta per la regola delle 50 mosse?

In una partita online, la patta per la regola delle 50 mosse viene aggiudicata automaticamente. Per quanto riguarda le partite di un torneo ufficiale è necessario chiamare l’arbitro, il quale potrà iniziare il conteggio delle mosse.

Ma lo sai che guadagnare soldi facendo l’arbitro nei tornei di scacchi è una possibilità che può tranquillamente diventare realtà?

Dai un’occhiata a questo articolo per scoprire di più: “Guadagnare con gli scacchi”.

Ripetizione delle mosse

Oltre alla mancanza di pezzi sufficienti, allo stallo e alla regola delle 50 mosse per la patta, gli scacchi sono arricchiti da un’altra regola intrigante: la regola della triplice ripetizione.

Questa regola stabilisce che se la stessa posizione di gioco si verifica per tre volte consecutivamente, la partita può essere dichiarata patta.

Questo aspetto offre ulteriori opportunità per i giocatori di sfruttare situazioni delicate a proprio vantaggio.

La regola della triplice ripetizione può essere utilizzata per cercare di ottenere un pareggio in una posizione difficile.

I giocatori astuti possono spingere l’avversario a ripetere la stessa sequenza di mosse, costringendolo a scegliere tra un pareggio o cercare alternative che possano favorire il giocatore che sta cercando di applicare questa tattica.

Tuttavia, è importante notare che, come molte altre regole degli scacchi, la regola della triplice ripetizione richiede una valutazione accurata delle circostanze e delle possibilità, aggiungendo un altro livello di profondità e complessità a questo gioco affascinante.

Per comprendere meglio questa regola, ecco a te un esempio!

Come hai potuto notare da questo esempio, la stessa identica posizione si è ripetuta per ben tre volte.

Così facendo, la partita è dichiarata patta. Ti ricordo che, per far si che la partita finisca in parità, la posizione si deve ripetere per forza tre volte (due volte non sono sufficienti).

Conclusioni

Come hai potuto notare, il gioco degli scacchi è molto più che una semplice lotta per la vittoria. Esiste un’intera gamma di situazioni in cui la partita può finire in parità, ognuna con le sue regole e strategie.

Conoscere queste situazioni può aiutarti ad approfondire la tua comprensione del gioco e a sviluppare nuove strategie.

E ricorda: anche se una partita può finire in parità, questo non significa che sia meno emozionante o stimolante di una vittoria netta. Anzi, spesso le partite più intense e memorabili sono quelle in cui i due giocatori si sono battuti con tutte le loro forze, solo per arrivare a un equilibrio perfetto.

Quindi, la prossima volta che ti trovi in una situazione di patta, non ti scoraggiare! Semplicemente, hai partecipato a un’altra faccia affascinante del gioco degli scacchi.

Ricorda, ogni mossa conta, ogni pezzo ha la sua importanza e ogni partita è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo. Che tu stia giocando per il divertimento o la competizione, il gioco degli scacchi ha sempre qualcosa da offrire.

Quindi, prenditi il tuo tempo, pensa alle tue mosse e, soprattutto, divertiti. Perché, alla fine, non è questa la vera essenza del gioco degli scacchi?

Detto ciò, spero che questo articolo ti sia stato utile! Se così fosse, ti invito a farmi sapere la tua qui sotto nei commenti. Ciao e a presto 🙂

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