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Difesa Siciliana

Una delle difese maggiormente utilizzata nel gioco degli scacchi è proprio la Difesa Siciliana. Il nome deriva da un sacerdote siciliano, Don Pietro Carrera, che utilizzava questo tipo di difesa con il Nero.

È una difesa aggressiva. Il Nero non si accontenta del pareggio e non si accontenta di stare tutta la partita sulla difensiva. Vuole scagliare dei contrattacchi al Bianco e fargli capire che anche lui ha delle possibilità.

È attualmente la difesa più giocata a livello agonistico. Kasparov, il più grande giocatore di tutti i tempi, utilizzava tale difesa. Carlsen, attuale campione del mondo di scacchi utilizza la siciliana, Kramnik, ex campione del mondo (che ha battuto Kasparov) utilizza la siciliana.

L’elenco potrebbe essere molto più vasto ma ci fermiamo qui. Vediamo quali sono le mosse iniziali che caratterizzano tale difesa.

Il nero, anziché rispondere in maniera simmetrica (1…e5), preferisce subito sbilanciare la posizione. L’idea della spinta del pedone c7-c5 è chiara e semplice: riuscire ad avere una maggioranza di pedoni al centro.

Eh sì, dopo che il Bianco avrà avanzato il pedone d2-d4, il Nero potrà cambiare un suo pedone semi-centrale con uno centrale del Bianco, con vantaggio teorico.

Come puoi notare, c’è stato un cambio di pedoni al centro. Il Bianco ha perso il suo pedone “d” e il Nero quello “c”. Si è creato subito uno squilibro nella posizione. Il Nero è pronto a spingere i proprio pedoni “d” e “e” per controllare maggiormente il centro scacchiera.

Secondo le statistiche dei motori scacchistici (ossia computer fortissimi in grado di battere anche il campione del mondo) la Difesa Siciliana non solo è la più utilzizata, ma anche quella che permette una percentuale maggiore di riuscita per il Nero:

Con ben 34% di possibilità di vittoria per il Nero e il 37% per il Bianco. Un’altra difesa interessante è 1…g6 dalla quale è possibile rientrare nella siciliana.

Guarda qui una serie di trappole micidiali nella siciliana:

Cosa Bisogna sapere prima di giocare la Difesa Siciliana

La Difesa siciliana non è per tutti. Sì, la possono giocare tutti e sperimentare, sicuramente fa bene e porta nuova linfa vitale al gioco ma se caratterialmente non si è dei guerrieri nati, è meglio lasciare perdere.

Perché a scacchi ci sono così tante difese e tutte considerate buone?

Perché possiamo permetterci di scegliere, in base alla nostra natura, il tipo di difesa che più fa per noi. La Siciliana è adatta ai giocatori aggressivi. Spesso la utilizzano i ragazzini impavidi, gli adulti, se non hanno studiato profondamente la teoria di questa difesa, preferiscono evitarla.

Puoi scorprie come giocare la Difesa Siciliana nel videocorso Sicilian Guard.

Altra cosa che devi sapere prima di giocare questa difesa è che una sola mossa errata può portarti alla disfatta completa. Basta un solo passo falso. Per questa ragione i campione del mondo la preferiscono perché se i loro avversari non giocano con precisione, sanno come punirli e vincere velocemente la partita.

Quindi il mio primo consiglio è: guarda tante partite giocate dai grandi sulla Difesa Siciliana.

Il secondo consiglio è: scegli una variante che ti piace. Intendo dire che non esiste solo una difesa siciliana ma bensì “tante siciliane”.

  • Siciliana Najdorf;
  • Siciliana Paulsen;
  • Siciliana Tajmanov (Variante Kan);
  • Siciliana Lasker-Pelikan (Siciliana Sveshnikov)
  • Siciliana Kalashnikov;
  • Siciliana Scheveningen;
  • Siciliana Dragone;
  • Siciliana Dragone accelerato;

Insomma, come hai potuto notare, si tratta di mondi nei mondi. La siciliana è un mondo ma ogni variante è un mondo a sé. Cerchiamo di vedere insieme questi mondi affinché tu possa vedere quale possa piacerti di più.

Difesa Siciliana – Variante Najdorf

Il Nero attacca subito il pedone e4 centrale del Bianco costringendolo alla difesa tramite la mossa Cavallo c3. A seguito, il Nero, spinge il pedone laterale a6.

Una spinta laterale così precoce può sembrare “strana” al giocatore un po’ più esperto ma tale spinta risulterà essere quasi una costante in tutte le varianti poiché è troppo importante evitare salti di cavallo e scacchi di Alfiere sulla casa b5.

Oltre a prevenire offensive del Bianco, il Nero vuole anche prepararsi a sostenere la spinte del pedone b7-b5 ed iniziare un attacco di minoranza (2 pedoni contro 3) lungo l’ala di Donna.

Questo tipo di variante è tra le più utilizzate ad altissimi livelli e offre un gioco più posizionale. Il Bianco, dal suo lato, ha molti modi per continuare.

Sicuramente svilupperà il suo Alfiere camposcuro in e3 (o g5) per preparare anche – se la posizione lo richiederà – un arrocco lungo.

È una posizione piena di tattiche e complicazioni che può portare presto alla disfatta di uno dei due colori. Come ti dicevo: se vuoi giocare la siciliana devi conoscere molto bene la teoria.

Guarda questa partita:

Come hai potuto notare, il Nero ha abbandonato la partita alla decima mossa. Il Bianco ha provato un “trucco” e gli è riuscito. Non stiamo parlando di due sprovveduti. Erano entrambi giocatori sopra i 2000 punti, e dai 2000 in su sei considerato un professionista.

Ma andiamo a dare un occhio anche ad un’altra variante…

Difesa Siciliana – Variante Paulsen

Eccoci nel cuore della variante Paulsen detta anche variante Kan (in onore di Il’ja Abramovič Kan, giocatore Russo che ha dato il nome alla variante).

Il Nero sta ritardando il suo controllo sul centro. Non ha ancora posizionato Cavalli o pedoni al centro e lascia la palla nelle mani del Bianco. Ovviamente il Bianco non può continuare la spinta del suo pedone centrale altrimenti le conseguenze sarebbero terribili:

Il Nero guadagnerebbe un pedone e la partita sarebbe irrimediabilmente viziata. Il Nero avrebbe una maggioranza totale sul centro con pedoni “d” e “e” e il Bianco non avrebbe nessun pedone per contrastarli.

Quindi il Bianco deve procedere col proprio sviluppo di pezzi, per esempio portando in gioco l’altro Cavallo. A questo punto cosa deve fare il Nero? Una mossa che ti sembrerà stranissima ma che ha il suo perché…

Dc7!!

Sì, hai capito bene. Alla sesta mossa il Nero mette in gioco la sua Regina mentre tutti gli altri pezzi stanno ancora a casa. È una mossa completamente fuori dagli schemi ma è quella considerata più forte in assoluto.

Pensaci bene… in che modo il Bianco potrà attaccare quella regina? In nessuno! Tutte le entrate di Cavallo sono state tenute a bada dai pedoni e6 e a6.

Voglio mostrarti ora una partita in cui un Gran Maestro (categoria più alta raggiungibile a scacchi) col Nero, riesce a distruggere il suo avversario con una Difesa Paulsen:

Assurdo vero?

Chiaramente questa miniatura (partita di poche mosse) è stata possibile solo grazie alla collaborazione del Bianco. Però te l’ho mostrata per farti vedere le potenzialità della Difesa Siciliana.

Difesa Siciliana – Variante Tajmanov

Il Nero mette subito tensione sul centro. Lascia libera la diagonale per il proprio alfiere camposcuro che potrà posizionarsi in c5 o in b4 a seconda del tipo di gioco che si vuole condurre.

Talvolta, dopo che il Bianco avrà sviluppato anche l’altro cavallo in c3, il Nero posizionerà la Donna in c7 per prevenire l’avanzata del pedone “e” dato che ora, essendoci il Cavallo in c3, il giochino dello scacco con attacco doppio è sfumato.

È senza dubbio una variante complessa. Spesso il Nero farà fatica a portare in gioco il proprio Alfiere campochiaro in c8 e se il Bianco giocherà molto bene, riuscirà a sferrare attacchi poderosi velocemente.

Il Nero è riuscito subito ad avanzare sull’ala di Donna dove il Bianco aveva già arroccato e ha sfruttato tutti i suoi pezzi per portarsi a casa la partita. Chiaramente c’è stato un errore di calcolo da parte del Bianco.

Difesa Siciliana – Variante Lasker-Pelikan o Sveshnikov

Questa è una variante impegnativa, ossia la variante con la spinta del pedone in e5. Il Nero non ci sta a non partecipare alla gara sul centro scacchiera e così spinge il suo pedone centrale “e”.

Questa mossa, come tutte, ha i suoi pro e contro. Il pro lo abbiamo detto, controlla il centro ed evita avanzate del pedone nemico. Come contro ha il grande indebolimento della casa d5.

Il fatto che non ci sia più il pedone in e6 (ti ricordo che i pedoni non possono tornare indietro!) e nemmeno quello “c” che è stato cambiato ad inizio partita, la casa d5 è rimasta nelle mani del Bianco poiché è l’unico in grado di controllarla con un pedone. Tant’è che tutta la partita ruoterà attorno a quella casa.

Ti faccio vedere come nel giro di qualche mossa il Bianco riesce ad impostare un avamposto su quella casa.

È dunque una variante per chi non ha paura di nulla, né tanto meno di concedere spazi e case preziose al proprio avversario. Voglio mostrarti ora qualche partite finita in poche mosse con questa difesa:

Difesa Siciliana – Variante Kalashnikov

Molto simile alla Sveshnikov ma con una piccola differenza. Il Nero non ha mosso il Cavallo in f6 e gioca subito la spinta del pedone e5.

I piani di gioco sono ad ogni modo gli stessi e spesso si tratta solamente di una trasposizione di mosse. È una variante che gode di meno fama e reputazione rispetto la precedente ma che è molto più tagliente.

Non c’è molto da dire. Come puoi vedere, siamo rientrati nelle stessa posizione di prima.

Difesa Siciliana –  Variante Scheveningen

Questa variante è denominata anche variante del piccolo centro. Ho avuto modo di giocarla in passato ma devo dire che ho preso sempre delle belle mazzate sonore dai miei avversari, eheh!

Con questa variante il nero si assicura il controllo del centro senza concedere case preziose al Nero. È anche vero però che gli Alfieri non hanno gittata a lungo raggio e questo permette al Bianco di organizzare attacchi micidiali sull’Ala di Re.

Non c’è nulla che vieti al Bianco di cominciare a spingere il pedone in g4 con l’idea di avanzare ulteriormente. Come dicevo, la casa g4 è controllata dal Nero una sola volta per via del pedone in e6. Questo tipo di attacco da parte del Bianco prende il nome di Attacco Keres e se il Nero non ha un gioco ultra-preciso, finirà per soccombere in fretta. Guarda questa partita di esempio:

Addirittura qui il Bianco ha sacrificato la regina per vincere la partita!

Il Nero può ritrovarsi presto a corto di spazio e il Gioco del Bianco diventa semplice e naturale. Se desideri giocare questa difesa, dovrai consocere anche i più minimi dettagli altrimenti farai la fine del Nero nella partita che hai appena visto.

Difesa Siciliana –  Variante Dragone

Forse la variante più conosciuta e popolare della Difesa Siciliana.

Voglio mostrarti subito questa partita dove il campione del mondo riesce a sconfiggere una variante del Dragone giocata in modo scorretto:

Ancora una volta hai avuto l’ennesima riprova: se non sai come rispondere ad ogni singola mossa del tuo avversario finisci per soccombere. La Difesa Siciliana funziona così, mettitelo bene in testa. Offre chiaramente anche opportunità di vittoria, ma allo stesso tempo puoi venire travolto velocemente dal tuo avversario.

La difesa prende questo nome dalla catena di pedoni a forma del classico drago cinese.

In questa difesa il Nero lascia il via libera ad entrambi gli Alfieri. Quello campochiaro ha già la sua diagonale naturale c8-h3, quello camposcuro andrà a posizionarsi in fianchetto ottenendo la diagonale h8-a1.

Questo tipo di variante porta quasi sempre ad un gioco aggressivo con arrocchi contrapposti e pawn storm verso i Re avversari. Bisogna avere sangue freddo ma soprattutto bisogna imparare ad attaccare anche quando siamo noi ad essere attaccati.

Chi si difende troppo a scacchi è perduto.

Nel Dragone il Bianco, dopo avere arroccato lungo, inizia il solito attacco col pedone g2-g4, questa volta sostenuto da f3:

Il Nero cerca controgioco lunga la colonna “c”. Infatti sono tematici i sacrifici di qualità con la Torre sul Cavallo c3 del Bianco. Il Nero cercherà dunque di essere aggressivo con i pedoni a6-b5-b4, Porterà la propria Donna su a5 e in combinazione con tutti i pezzi, compreso l’Alfiere nascosto in g7, attaccherà il Re nemico:

Vittoria schiacciante del Nero. Il Bianco si ritroverebbe a ricevere scacco matto in poche mosse dopo la ricattura dell’Alfiere c3 col pedone. Segue Donna a3 scacco e poi con una manovra di Torre il Nero riuscirà a chiudere la partita.

Difesa Siciliana –  Variante del Dragone Accelerato

Questa è una variante della variante. Anch’essa molto valida e giocata. Voglio ora mostrarti questa prima lezione tratta dal corso Sicilian Guard che ti spiega come impostare il Dragone Accelerato.

Bene, spero che grazie a questo articolo tu ti possa essere fatto un’idea chiara su questa difesa ma che soprattutto tu abbia potuto capire i pro e i contro. È una difesa insidiosa. È come avere tra le mani una bomba esplosiva e può eplodere nelle tue mani o in quelle dell’avversario.

Il mio consiglio è quello di studiare profondamente la teoria prima di metterti all’opera con questa Difesa. C’è il rischio che tu possa farti del male!

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